F1 2025 – È da un anno che aspettiamo l’inizio di questa stagione, appena dopo l’annuncio di Hamilton in Ferrari. L’annata sarà molto lunga, il GP d’Australia fa sempre un po’ a sé e non ci sono più le mezze stagioni. Dopo i necessari disclaimer, così da potervi dire ad Abu Dhabi che ve l’avevo detto già dall’Australia, incominciamo.
F1 2025 – Mueller: pioniera
La presenza femminile in F1 si allarga con un’ingegnera di pista presente al muretto Haas, Laura Mueller. In telecronaca Chinchero ci racconta che questa ingegnera ha avuto una “carriera classica”. Vorrei rassicurare Chinchero e tutti coloro che ignorano come funzionano le cose nel mondo STEM: tutte le ingegnere hanno una carriera classica come quella dei colleghi maschi, sosteniamo gli stessi esami senza alcuna facilitazione. Le leggi della fisica valgono anche per noi e vi assicuro che siamo in grado di comprenderle. Nessuno ci regala nulla, anzi, è una lotta contro i pregiudizi, le battute non richieste e, nei casi gravi, le discriminazioni.
Le donne che vivono in un ambiente di lavoro prettamente maschile sanno benissimo di cosa sto parlando, e vedere una donna raggiungere quel ruolo è un passo avanti per tutte. Le compagne di università che hanno iniziato con me ingegneria meccanica (eravamo in cinque) hanno tutte ottenuto la laurea magistrale, con importanti posizioni anche all’estero. Sapete quanti ragazzi hanno lasciato nei primi anni? Decisamente tanti. Non ci avete visto arrivare ma lo stiamo facendo, è solo questione di tempo.

F1 2025 – Domenicali: presidentissimo
La F1 non si è ancora del tutto snaturata, fortunatamente la rielezione di Stefano da Imola permetterà di accelerare questo processo. Si vocifera già di sprint race ogni weekend (MotoGP style), di un circuito cittadino a Madrid – di cui sentivamo una gran necessità – e magari di qualche altro GP americano – ce ne sono così pochi – magari questa volta dai mormoni nello Utah, così per depurarsi dagli strip club e sale slot di Las Vegas.
F1 2025 – Hamilton: giudizio sospeso
Con la tuta rossa suscita emozioni anche in chi non è fan né suo né della Ferrari – come la sottoscritta – e l’iconicità di questo duo non si riesce neanche a spiegare. Lewis è finito su “Maria con te”, dicono “il primo settimanale mariano”. Come glielo spieghi questo a Lewis? In questa gara sospenderò il giudizio, il ragazzo ha già richiamato all’ordine il reparto strategie e già questo basta. Lui rimarrà sicuramente il pilota più interessante di tutta la stagione.
Leclerc: binottizzato
“La vettura nel Q3 non era in finestra”, “Dobbiamo analizzare i dati”. No, non l’ha detto Binotto, bensì Leclerc dopo la qualifica. Direi che ci sia poco da aggiungere, sia sulla Ferrari che sul pilota. Ma qui è il punto in cui devo scrivere che la stagione sarà una maratona e quindi chissà, magari quella di oggi è una finta per vincere tutte quelle dopo.
Ricordo che Leclerc ha dichiarato di puntare al mondiale. Quest’anno gli alibi sono finiti e che la Williams dell’ex Sainz (quello che andava a fare la chicane mobile secondo i leclerchini) in questa qualifica è stata al pari della Ferrari.
Nel post-gara Leclerc fa pure peggio, si commisera per un suo presunto errore quando i veri problemi sono tecnici, tattici, mentali e metodologici, sicuramente non di pilotaggio. Aggiunge anche che è facile giudicare dopo ma che da dentro è difficile. Ricordiamo però che è difficile per tutti ma alcuni ce la fanno, che Ferrari ha un team strategie in pista e da remoto a Maranello e che Rueda è stato rimosso da tempo. Sono frasi che sentiamo costantemente da anni e atteggiamenti da pilota di GP2 piuttosto che da contendente al titolo mondiale.
È impopolare dirlo ma questa è la realtà: Hamilton in una sola gara è stato più incisivo che Leclerc in sei anni. Inizia a diventare noioso sentire sempre il solito disco.
Norris: predestinato
Al mondiale di Norris non avrei voluto mai assistere, e invece probabilmente questa è la prima vittoria di una serie. Non sempre la vita va come noi la desideriamo, Norris quest’anno ci aiuterà a sviluppare la sacra arte della rassegnazione.
Piastri: incompleto
I ben informati parlano sempre bene di Piastri, del suo talento. Non ho motivo di dubitarne ma… caro Oscar, ti dai una svegliata? Per il punto di cui sopra.
Antonelli: promettente ma non necessariamente predestinato
Dopo tanto tempo ritorna un italiano in Formula 1, giubilo in tutto il regno! Sembra pure piuttosto bravo. Toto, fai il manager come solo sai fare tu.
Alonso: veterano
Fernando, hai fatto proprio un weekend pietoso, provo dolore a dire ciò perché sai che penso di te. Andrei a fare le fotocopie dei disegni McLaren per te. Detto questo, va reso omaggio a un pilota che ha iniziato la sua carriera proprio in Australia nel 2001, pensando di correre solo quella gara. Fortunatamente ne hai corsa qualcuna in più, ma sempre con lo spirito della prima gara, senza sentirsi mai arrivato e mostrando sempre un livello di competizione altissimo, direi al pari dei suoi colleghi più giovani. Mi rendo conto che sia un giudizio soggettivo, ma, come dico sempre, sarò pure di parte ma sempre da quella giusta. Sei sempre il migliore, Fer.

Verstappen: certezza
Ci ricorda perché ha vinto i mondiali in questi anni, è semplicemente bravo e oggi ci mette una pezza nella speranza di qualche soluzione migliore da parte della sua squadra. Quest’anno probabilmente interpreterà l’Alonso del 2012, gli auguro un epilogo diverso ma sembra proprio quella sfida Davide contro Golia dove alla fine però la spunta il più forte. Norris sembra aver a disposizione una macchina troppo performante, il talento non basterà. Forse. Apprezzo molto i piloti che nelle dichiarazioni non fanno giri di parole ma che ti dicono ciò che sentono senza illuderti, Verstappen – insieme ad Alonso – è uno di quelli.
Siamo all’ennesimo compagno di squadra “brocco”, ci possono essere più ragioni: la Red Bull che si auto-sabota correndo con un pilota, il vivaio Red Bull un po’ scarso o un Verstappen che sa fare la differenza su più fronti. Fate voi, per me Max è il pilota più forte che abbiamo visto dopo Schumacher.
Le gomme full wet Pirelli: non classificabili
Penso a tutta quella CO2 emessa per produrre dei compound che tanto non verranno mai utilizzati. Obiettivo net zero 2030. Mah.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP, F1