In attesa del 2026 quando, verosimilmente, i vertici della F1 concederanno qualche giorno di test in più per prendere confidenza con le vetture di nuova generazione come avvenne nel 2022 quando furono due le tornate (tre giorni in Spagna e tre i Bahrain, ndr), nel 2025 non si devierà dallo schema noto.
Solo tre, quindi saranno le giornate per mettere alla frusta le monoposto in vista dell’ultima annata in cui vigerà l’attuale contesto regolamentare. Il congelamento normativo ha prodotto una grande affidabilità che fa sì che sei sedute di lavoro da quattro ore in ciascuna possano bastare per svezzare le macchine.
Rispetto alla stagione in corso, il calendario 2025 presenta come gara d’apertura il Gp d’Australia che si riprende il suo posto dopo anni in cui ha girovagato nella lista degli eventi in attesa di una collocazione consona. Questo ritorno al passato aveva messo in discussione Sakhir come sede del banco di prova per le monoposto appena nate.

F1 2025: Sakhir batte Montmelò per i test invernali
Montmelò era salita nella lista delle preferenze ma pare che il tracciato mediorientale abbia vinto la concorrenza degli spagnoli che nel 2026 si vedranno sfilare anche la gara in favore di Madrid. A far pendere l’ago della bilancia sul Bahrain è stato un voto a maggioranza (non unanime) in cui probabilmente ha pesato la capacità di spesa dei promoter che hanno i cordoni della borsa sempre ben aperti.
I tre giorni di prove si terranno dal 26 al 28 febbraio. Nonostante lo sforzo logistico necessario a impacchettare il materiale e spedirlo in Australia per il Gran Premio che si terrà tra il 14 e il 16 marzo (qui la lista completa degli eventi in programma), le squadre sono volute rimanere al riparo dalla possibilità di girare in un clima meteo avverso e hanno voluto garantirsi una pista con ampie vie di fuga che limitano i problemi in caso di errori dei piloti.
La stagione 2025 prende quindi forma: il primo atto formale, forse il più atteso dai tifosi e dagli addetti ai lavori, ha finalmente una data.
Crediti foto: F1