Nella tre giorni di test del Bahrain si è parlato molto delle prestazioni dei top team: una McLaren in vetrina, una Ferrari in versione laboratorio (vi rimandiamo alla video analisi che stasera sarà pubblicata sul nostro canale YouTube), Mercedes che cova speranze di ripresa e una Red Bull che ha preso le sembianze di un grosso punto interrogativo. Ma dietro il poker delle regine cosa accade? Con una Aston Martin apparsa in affanno è Alpine ad aver convinto.
Per i francesi si potrebbe prospettare una stagione di transizione visto che la A525 si baserà sullo stesso telaio usato l’anno scorso e che nel suo ventre sarà montato un motore che a fine campionato diverrà oggetto per teche museali visto che dal 2026 sarà Mercedes il propulsore che spingerà sogni e speranze di un gruppo che in Formula Uno, recentemente, ha bivaccato perdendosi in mille cambi al vertice che hanno ridimensionato le ambizioni degli orgogliosi francesi.

F1 2025: Alpine vuole avvicinarsi alla top 4
La stagione 2025 di Formula 1 è sempre più vicina. In Australia è tutto pronto visto che tra nove dì già sarà andato in archivio la prima giornata di lavoro: qui il programma completo. Alpine punta a consolidare i progressi mostrati nella fase finale del 2024 quando una serie di aggiornamenti hanno ridato senso e speranze a un progetto nato male: leggi il focus tecnico.
Oliver Oakes, capo della scuderia francese, riconosce che McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes sono ancora un gradino sopra, ma si dice fiducioso di poter avvicinarsi sin dalla prima gara in di Melbourne.
Dopo aver assunto il ruolo di team principal nell’agosto 2024, Oakes si prepara per la sua prima stagione completa al timone della Alpine. Insieme a Flavio Briatore e Luca de Meo, rappresenta una delle figure chiave di un progetto che nel 2025 vivrà il suo ultimo anno coi motori Renault, prima di trasformarsi in un team cliente dal 2026.
F1 2025: lotta a centrocampo e un obiettivo chiaro per Alpine
La compagine transalpina, dopo fasi tumultuose, punta a imporsi come riferimento nel gruppo di centro classifica, consapevole della grande competitività di questa fascia. Rispetto a un anno fa, quando la stagione era iniziata con enormi difficoltà, le aspettative sono nettamente più alte. Oakes vuole costruire su quanto di buono visto nella seconda metà del 2024, cercando di ridurre il distacco dai quattro top team.
“Cerco di pensare a quello che dico, altrimenti sembrerei troppo ottimista. Ma se devo essere onesto, le squadre di vertice sono ancora un passo avanti. Il nostro obiettivo è ripartire da dove abbiamo finito l’anno scorso, vogliamo essere alle calcagna di quei team. Non significa essere disfattisti, ma solo avere consapevolezza della sfida che ci attende“, ha dichiarato Oakes a Motorsport Week .
Il team principal di Alpine prevede che il centrocampo sarà estremamente variabile nel corso dell’anno, con aggiornamenti tecnici e caratteristiche dei circuiti che influenzeranno le gerarchie. Saper sfruttare gare caotiche, come avvenuto in Brasile nel 2024, potrebbe fare la differenza in una lotta in cui ogni punto è cruciale.
“Dobbiamo mantenere la spinta della seconda parte della scorsa stagione, il centrocampo è molto competitivo. L’ordine cambierà spesso in base ai circuiti e alle evoluzioni delle vetture. Non ho vissuto la prima metà del 2024, quindi sarà interessante affrontare i circuiti su cui non ero presente e vedere come si comporta la squadra“, ha aggiunto il manager.
Guardando ai test pre-stagionali, Oakes rimane cauto ma ottimista: “Ci sentiamo fiduciosi per questa stagione. Vogliamo iniziare il nuovo anno con lo stesso slancio con cui abbiamo concluso il precedente. Spero che, dopo questi giorni di test, saremo in una buona posizione per Melbourne“.
Alpine punta a chiudere il capitolo Renault con una stagione in crescendo e che possa rappresentare la base per un futuro davvero ambizioso perché i vertici della Losanga, dopo aver di fatto dismesso il comparto motori di Viry-Chatillon, non esiterebbero ad accomiatarsi dalla Formula 1 cedendo il team se si dovesse proseguire sulla modesta china percorsa negli ultimi anni.
Crediti foto: Alpine F1