Si è chiuso un 2024 di ricavi record per la F1. Il fatturato totale ha superato i tre miliardi, attestandosi precisamente a 3,411 miliardi di dollari. Una cifra che conferma il trend di crescita del periodo post-pandemico, quando la categoria conobbe una contrazione determinata da uno scenario globale sferzato da una crisi senza precedenti.
La tendenza è cambiata dal 2021 quando le vendite si attestarono su un totale di 2,13 miliardi di dollari. L’anno erano 2,57 miliardi per poi giungere, nel 2023, a 3,22 miliardi. Nella stagione passata c’è stato un incremento totale del 6%, che ha portato la quota delle vendite a 3,411 miliardi di dollari, il record assoluto della storia della categoria.
F1: due fonti di reddito
Ovviamente è Liberty Media il soggetto che più di ogni altro beneficia di questi numeri, ma anche le scuderie hanno ottenuto la loro bella fetta di torta. Va specificato che il fatturato della Formula 1 si basa su due principali fonti di reddito.
- Il primo pilastro comprende le quote di iscrizione, i diritti televisivi e le sponsorizzazioni, che hanno generato un totale di 2,757 miliardi di dollari.
- Il secondo, che “pesa” 654 milioni di dollari, proviene invece dal Paddock Club, dalle licenze, dal trasporto merci e dalle gare di supporto.
Tutto oro quel che luccica? No, ci sono anche indicatori che hanno segnato un riscontro negativo: a Las Vegas, ad esempio, sono stati venduti meno biglietti rispetto al 2023, con gli ingenti investimenti che hanno superato i 600 milioni di dollari che continuano a pesare sul bilancio. La gara vetrina per Liberty Media, insomma, non se la passa proprio un granché bene.

I dividendi della F1: gode Liberty Media Corporation
Per la stagione in corso, le squadre riceveranno complessivamente 1,266 miliardi di dollari, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Liberty Media, invece, ha registrato un utile di 791 milioni di dollari, segnando una crescita del 9%. Questa differenza si spiega con la formula di distribuzione dei ricavi: man mano che gli introiti crescono, la quota destinata ai detentori dei diritti cresce più rapidamente rispetto a quella delle scuderie.
F1, team: chi sale e chi scende. Ferrari al vertice dei guadagni, Red Bull e Mercedes in calo
Tra i team, la Ferrari è quella che incassa di più, con un totale di 242 milioni di dollari. Questa cifra include 137 milioni di premi in denaro, 28 milioni di bonus storici e 77 milioni extra legati al suo status speciale. Rispetto al 2023, la scuderia di Maranello ha incrementato i suoi ricavi di 34 milioni di dollari.
In termini di crescita percentuale, solo la McLaren ha fatto meglio, grazie a un premio in denaro più elevato e a un bonus storico migliorato grazie alla conquista del titolo mondiale. Il team di Woking incasserà 168 milioni di dollari, ben 51 milioni in più rispetto allo scorso anno.
Anche Haas (90 milioni contro i precedenti 70), Alpine (110 invece di 105), Aston Martin (106 contro 101) e Racing Bulls (84 invece di 80) hanno registrato un incremento nei ricavi. La Sauber, pur restando ferma a 74 milioni di dollari, beneficia di una torta di distribuzione più ampia che compensa la sua decima posizione nel campionato costruttori.

Chi scende? Red Bull vedrà i suoi introiti ridursi a 152 milioni di dollari rispetto ai 184 del 2023, mentre Mercedes scenderà a 151 milioni rispetto ai 179 dell’anno precedente. Anche la Williams subirà una flessione, passando da 97 a 90 milioni di dollari. Segno evidente che perdere posizioni in classifica costa parecchio. Tutti e tre i team citati sono arretrati di due piazzole: Red Bull dal primo al terzo posto, Mercedes dal secondo al quarto, Williams dal settimo al nono.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Liberty Media