F1 – Il Gran Premio di Singapore 2024 ha rappresentato un caso statistico particolare. Nelle 14 edizioni precedenti, difatti, la Safety Car era sempre intervenuta, influenzando lo svolgimento di una gara in alcune fasi topiche.
Nel 2024, però, non c’è stato bisogno che Bernd Mayländer si mettesse alla guida della vettura, poiché i piloti sono stati particolarmente attenti a evitare incidenti e le monoposto si sono dimostrate altamente affidabili. Questo ha prevenuto situazioni di rischio che in passato avrebbero richiesto l’intervento della Safety Car o della Virtual Safety Car.
Si tratta di un dato che conferma una tendenza singolare in questo campionato del mondo. Spesso si è detto e osservato che c’era un abuso dell’utilizzo della Safety Car, ma non è il caso del 2024. Se nella prima parte del campionato l’Aston Martin e la Mercedes si sono viste intervenire in diverse circostanze, nelle ultime nove gare la vettura di sicurezza è rimasta ben serrata nei box.

L’ultimo GP in cui Mayländer è stato chiamato in causa è stato il Gran Premio del Canada, vinto da Max Verstappen e caratterizzato da condizioni della pista non perfette. Ricorderete che in quell’occasione la Ferrari si è letteralmente smarrita, aprendo una crisi di medio termine che è stata risolta solo a fine estate.
Per ben nove gare consecutive non è stata deliberata la Safety Car: Barcellona, Red Bull Ring, Silverstone, Ungheria, Spa-Francorchamps, Zandvoort, Monza, Baku e Singapore si sono svolte con un andamento lineare, confermando che i piloti adottano comportamenti più accorti e che l’affidabilità delle monoposoto non è più un fattore destabilizzante.
Va registrata anche una maggiore efficienza del personale della Federazione Internazionale dell’Automobile, che nei circuiti extraeuropei ha mostrato un netto miglioramento rispetto al passato, quando si sono verificate diverse incertezze operative.
Un mix di elementi, quindi, che potrebbe anche essere frutto del caso, poichè la direzione gara non esita a chiamare la Safety Car quando necessario, mantenendo sempre alto lo standard di sicurezza, che è l’elemento principale su cui ruota la Formula 1 attuale e futura.
Crediti foto: FIA