F1 2024: diversi inseguitori di soliti fuggiaschi

Il mondiale di F1 2024 sta per emettere il primo vagito. Red Bull, anche dopo i test, sembra la favorita n°1. Ferrari guida il plotone degli inseguitori?

Alla chiusura dei test invernali, tenutisi ancora una volta in Bahrain, si apre il solito giochino: chi vincerà il campionato di F1 2024? Impazzano le analisi, abbondano i pareri tecnici, si esagera con la ricostruzione di elementi ritenuti altamente probatori.

Dati GPS, telemetrie, livelli di carico carburante, accelerazioni laterali, verticali, orizzontali, di sopra e di sotto, da destra a sinistra… tutto un ribollire di numeri che al solo pensiero sale l’emicrania a grappolo. Che è una gran rottura di scatole.

All’attività ludica preferita da chi campa di questo non ci adeguiamo. Non ne abbiamo gli strumenti né vogliamo svilupparli. Quindi, se proprio dobbiamo esprimere un parere su chi esce in posizione di vantaggio dopo tre giorni di lavoro, lo facciamo riferendoci al giudizio di chi le macchine le ha viste in piste e le ha guidate, non a quello di chi le ha osservate col codice sorgente di Matrix a far da filtro.  

La F1 vota Red Bull

Il titoletto che leggete in alto rappresenta una piccola forzatura, ma in fondo non va troppo lontano da quel che si dice nel paddock. Non è possibile riportare il parere di tutti i protagonisti, ma ve ne sono alcuni ben significativi che spiegano chiaramente quale sia lo stato dell’arte.

Penso che 19 piloti nel paddock penseranno che non vinceranno il campionato”. Questo il brutale e tombale giudizio dato da Fernando Alonso dopo aver visto la Red Bull RB20 in azione che, non è errato dirlo, si è nascosta un bel po’ celando il suo vero potenziale. Ma chi ha l’occhio clinico – e Nando non difetta in questa dote – sa cosa e soprattutto dove vedere per pesare la bontà di un progetto. 

Fernando Alonso - Aston Martin AMR24
Fernando Alonso pronto a scende in pista a bordo della Aston Martin AMR24

L’asturiano, che qualcuno vuole come solida opzione per la Mercedes che ha avviato i casting per il dopo Hamilton, preso atto che Milton Keynes potrebbe ancora dettar legge, spera di poter almeno tornare alla vittoria dopo troppi anni di digiuno imposto da scelte errate e vetture poco competitive.

Non so se Aston Martin abbia una monoposto vincente. E’ difficile dirlo ora. Direi però che, dopo aver visto Max e la Red Bull di quest’anno, ci sono meno possibilità per tutti di vincere una gara. Le cose stanno così“.  ha concluso lo spagnolo.

Se la situazione è questa lo capiremo solo tra qualche giorno. Nel frattempo, il soggetto che un po’ tutti  mettono alle spalle della Red Bull nella scala dei valori, ossia la Ferrari, imposta la comunicazione su un cauto ottimismo che non significa pensare di aver raggiunto i dominatori degli ultimi due anni. 

Carlos Sainz, Charles Leclerc e Frédéric Vasseur, pur ritenendosi soddisfatti dei progressi compiuti rispetto all’anno passato, restano coi piedi per terra evitando fughe verbali che si potrebbero ritorcere contro. A Maranello credono di dover inseguire ancora, anche se forse la distanza non è quella dell’anno passato. A meno che in Red Bull non abbiano giocato a nascondino.  


Red Bull: nascosti ma con ottimismo

Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Max Verstappen, pur non sbottonandosi, lascia intendere quale sia il grado di sicurezza che si vive in Red Bull: “La macchina fa tutto quello che voglio, sotto questo aspetto è migliore della RB19. Nel complesso – ha detto l’olandese riferendosi all’ultimo stint di lavoro – la giornata di oggi è stata molto positiva”.

“Ci siamo concentrati sui long run per capire meglio la macchina ed è stato bello vedere che le prestazioni della vettura erano molto forti. Abbiamo deciso di non focalizzarci sul tempo puro sul giro e di provare diverse mescole, quindi sono soddisfatto dei giri che abbiamo fatto”. 

Max Verstappen in azione con la Red Bull RB20, test Bahrain 2024

In vista del weekend di gara – ha proseguito Verstappen, rivolgendo già l’attenzione alla gara di sabato prossimo – si tratta di mettere a punto la vettura e di vedere cosa ci offre il GP quando si spinge la macchina al limite. Ora dobbiamo analizzare meglio i dati e cercare di elaborare un piano per la settimana a venire. Il test è stato molto positivo e abbiamo imparato molto da tutte le modifiche apportate, quindi non vediamo l’ora che arrivi il prossimo weekend”.

D’altro canto, Andrea Stella, team principal della McLaren nonché ingegnere dotato di un bagaglio tecnico smisurato per ponderare correttamente un progetto concorrente, già mercoledì aveva espresso pareri che non lasciano presagire nulla di buone (per gli avversari) sull’ultima creatura di Adrian Newey: “Ci sono due fattori da valutare. Innanzitutto il design della vettura: c’è qualche elemento di evoluzione significativa in quella macchina che sicuramente ha richiesto tempo per essere sviluppata”. 

In effetti – ha proseguito l’ex Ferrari – questo è ciò a cui ci riferivamo io e Zak [Brown], quando sottolineavamo che Red Bull che non aveva sviluppato parti dell’auto l’anno scorso per introdurle nel 2023. Il secondo elemento sono le prestazioni stesse: sembrano essere molto forti, quindi ciò che volevano ottenere dal punto di vista del design ha fornito anche quelle che sembrano essere prestazioni aerodinamiche”. 

Unendo i puntini, quindi, emerge un disegno abbastanza chiaro: la Red Bull RB20 potrebbe essere – forse è il caso di dire dovrebbe – il dominus indiscusso della stagione che sta per nascere. Chiaramente ci mettiamo il faccione e se saremo smentiti – cosa che noi di Formulacritica per primi ci auguriamo – accettiamo ogni genere di reprimenda.  


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Aston Martin

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