Parte terza, e ultima, del mega “pagellone” della Formula 1 2024 (QUI la prima puntata e QUI la seconda). I giudizi vanno agli ultimi team rimasti: McLaren, Ferrari, Williams e Aston Martin.
F1 2024 – McLaren
A mani basse la squadra rivelazione del 2024, una eccellente crescita tecnica dopo un inizio stagione un po’ opaco che faceva presagire l’ennesima annata da “vorrei ma non posso” e invece la squadra diretta da Andrea Stella ha saputo imbastire e seguire un razionale processo di sviluppo che ha permesso di scalare le gerarchie in modo sorprendente anche considerando che parliamo di un team che corre con un motore clienti.
Già dopo Miami la MCL38 ha dimostrato di poter competere ad armi pari con la regina RB20 e dopo il Gran Premio di Spagna si è dimostrata superiore in molte piste mantenendo alto l’interesse per un mondiale piloti per quasi tutti già assegnato e portando a casa un titolo costruttori che nessuno avrebbe pronosticato ad inizio anno: chapeau.
Tale crescita però non ha trovato adeguato riscontro sul versante piloti, apparsi immaturi e incapaci di capitalizzare il potenziale tecnico della vettura, riuscendo nell’impresa di sperperare un vantaggio tecnico importante per più di metà stagione, regalando il titolo a Max Verstappen già a Las Vegas, rischiando di perdere il mondiale costruttori contro la Ferrari.
In tal senso Oscar Piastri, pur vincendo il suo primo gran premio in Ungheria, non ha saputo mostrare quel talento che tutti gli riconoscono dalle formule propedeutiche perdendo nettamente il confronto con il meno talentuoso (opinione mia) compagno di squadra e ha mostrato gli artigli solo per ostacolarlo nella rincorsa mondiale invece di aiutarlo mettendosi al servizio del team.
Lando Norris, pur vivendo la sua miglior stagione in Formula 1, ne esce pesantemente ridimensionato poiché non ha soltanto perso il duello con Verstappen, ma è stato ripetutamente ridicolizzato, dimostrando di non avere ancora quel che serve per diventare campione del mondo, forse è stato sopravvalutato oppure deve semplicemente crescere e abituarsi alla lotta di vertice, purtroppo questo sport, si sa, non dà tempo a nessuno e per lui il 2025 sarà un anno da dentro o fuori, senza appello.
Team favorito per il 2025 a patto che mettano da parte idiozie da avanspettacolo di terz’ordine tipo le “Papaya Rules”
F1 2024 – Ferrari
Crescita progressiva e un piano di sviluppo che porta a lottare stabilmente al vertice, l’unica battuta di arresto è da registrare circa gli aggiornamenti di Barcellona, ma il team ha saputo rimboccarsi le maniche e recuperare come non si vedeva dai tempi di Jean Todt.
Ancora troppe sbavature nelle strategie e nella gestione dei piloti ma, complessivamente, il miglioramento in tali aree rispetto alla gestione precedente è netto: la monoposto appare finalmente una solida base per il progetto 2025, anno in cui la squadra sarà chiamata a compiere lo step più delicato, quello che porta ad occupare stabilmente il gradino più alto del podio.
Frédéric Vasseur ha puntato su Loic Serra anziché coprire d’oro il ben più blasonato Adrian Newey, una scelta razionale e coraggiosa che probabilmente segnerà il destino del Team Principal, a cui però va riconosciuto di avere coraggio e idee chiare, un qualcosa che in Ferrari non si vedeva da tempo. Qualche perplessità sulla gestione di Charles Leclerc che ha sofferto troppo la rivalità con Carlos Sainz uscendo in alcune occasioni con le ossa rotte a dispetto dal maggior talento che gli va riconosciuto.
Non sarà affatto facile, quest’anno, gestire due campioni, sarà probabilmente una lotta controproducente che toglierà punti importanti ad entrambi, la speranza è che il buon Frédéric sappia prendere posizione al momento giusto della stagione evitando lotte fratricide. Un 2025 molto interessante

F1 2024 – Williams
Una stagione che verrà ricordata più per gli incidenti che per le prestazioni in pista. Team con budget ridotto, speso in gran parte per riparazioni, che naviga stabilmente nelle posizioni basse della classifica senza alcuna velleità. Alla nuova proprietà oltre che i soldi mancano anche quella fierezza e passione con cui Frank e Clair hanno gestito la squadra finché hanno potuto.
Sul fronte piloti si segnalano solo alcuni exploit di Alex Albon, prevalentemente in qualifica, mentre sugli sfasciacarrozze Logan Sergeant e Franco Colapinto c’è poco da dire, anche se quest’ultimo, fin troppo osannato all’esordio, meriterebbe sicuramente un’altra possibilità in Formula 1 poiché la stoffa sembra averla.
Il 2025 si presenta in chiaroscuro perché se da un lato la questione economica rimane aperta, dall’altro va registrato l’ingaggio di un top driver come Carlos Sainz e il completamento di numerose infrastrutture a Grove che sicuramente avranno un impatto positivo sul processo di crescita e modernizzazione della squadra

F1 2024 – Aston Martin
Se potessimo paragonare la squadra ad un animale, il primo paragone che viene in mente è sicuramente quello con il gambero per il processo di involuzione tecnica che investe il team da inizio stagione.
Tali difficoltà hanno creato un clima di rassegnazione e sconforto generale perché pur portando in pista evoluzioni, su evoluzioni le prestazioni non sono mai migliorate e il dato più allarmante è che la “verdona” non è apparsa a proprio agio nemmeno su piste con layout sulla carta favorevoli.
Patron Lawrence Stroll è corso subito ai ripari ingaggiando il tecnico più ambito e vincente, coprendolo d’oro al punto di dovergli cedere anche quote del team, ripartire dopo un’annata del genere non sarà facile ma il genio inglese non è nuovo a miracoli di questo genere.
Sul fronte piloti c’è davvero poco da dire, con una coppia male assortita e con poche velleità: Lance Stroll non è certamente quel brocco di cui molti parlano ma quest’anno ha commesso troppi errori e non ha retto minimamente il confronto con il compagno di squadra Fernando Alonso. Quest’ultimo, invece, pur essendo un campione difficile da discutere, appare ormai stanco e non più all’altezza di dare quel qualcosa in più che per tanti anni ha saputo dare.

Un 2025 con tante speranze e con qualche certezza, la bacchetta magica non esiste ed al momento appare difficile allestire delle buone nozze con i fichi secchi, l’anno che verrà appare come una transizione verso un 2026 con ben altre velleità, a patto di avere un parco piloti adeguato alle ambizioni.
Crediti foto: McLaren, Ferrari, Aston Martin, Williams