Forse chi era scettico sulla Formula E e sull’idea di riempire la pausa di due mesi con un evento che vedeva influencer al volante di veri bolidi da corsa, ora si è ricreduto. È stato un successo? Nonostante le difficoltà, la risposta nella maggior parte dei casi è stata positiva.
Formula E – Evo Sessions – organizzazione impeccabile
L’evento ha funzionato su più fronti, in particolare per l’impegno e la velocità sorprendente di alcuni degli influencer. Inoltre, la gestione operativa è stata impeccabile.
Considerando la conferma dell’iniziativa a ridosso delle date, è stato un grande risultato. Anche la visibilità sui social è stata un successo, grazie alla presenza di ospiti molto seguiti. Con l’aggiunta della magia di MrBeast e storie come quella di Brooklyn Peltz Beckham e Emelia Hartford, il futuro mediatico dell’evento sembra essere promettente.
Il miglior tempo è stato segnato da Scott Mansell, ex pilota professionista, che ha dominato con l’auto di Zane Maloney, la Lola Yamaha Abt. Brooklyn Peltz Beckham è stata una delle sorprese più grandi, migliorando di quasi sette secondi e chiudendo terzo, mentre Emelia Hartford ha chiuso quarta con Maserati MSG.
Sergio Aguero ha incontrato difficoltà con i freni e ha avuto una piccola escursione fuori pista. Tom Felton, invece, dopo il primo giorno con un distacco di 21 secondi, ha dovuto rinunciare alla seconda giornata per motivi di salute.
Ma i tempi non erano il focus principale dell’evento. L’importante era l’apprendimento e l’esperienza, che saranno raccontati in un documentario in uscita entro fine anno. Ci sono stati alcuni incidenti, ma il temuto caos e danni alle auto non si sono verificati. La sensazione generale è che eventi come questo dovrebbero essere ripetuti, magari fuori dalla stagione, ma sempre con auto da corsa.
I partecipanti hanno generato contenuti sui loro canali, con la copertura mediatica che ha totalizzato oltre 20 milioni di visualizzazioni su Instagram grazie a MrBeast.

L’obiettivo principale dell’evento era attrarre nuovi spettatori. Se il progetto avrà successo, potremmo vedere un aumento delle presenze agli eventi di Formula E, come la gara di Miami, che potrebbe arrivare a 30.000 spettatori. La presenza di MrBeast ha dato una visibilità enorme, pur non partecipando direttamente all’Evo Sessions. Ora la vera sfida è convertire questo interesse in veri tifosi della Formula E.
Formula E ha fatto un passo importante nel cercare di coinvolgere un pubblico giovane e più ampio. Se riuscirà a mantenere l’attenzione su questi canali, la strategia avrà dato buoni frutti.
Le squadre, come Jaguar, hanno visto un aumento dell’attenzione sui loro marchi grazie alla presenza di volti popolari. Questo ha sostituito la solita ripetizione di vecchi highlights durante la pausa tra le ultime gare.
In futuro, la realizzazione di eventi simili dipenderà dalla disponibilità di tempo nel calendario. Una soluzione potrebbe essere organizzarli verso la fine della stagione, utilizzando le auto Gen3 Evo ormai obsolete.
Ian James di McLaren ha suggerito che eventi come questo potrebbero essere utili per mantenere vivo l’interesse tra una gara e l’altra, purché ci siano momenti liberi nel calendario.
In generale, l’idea di eventi come l’Evo Sessions ha ricevuto ampio supporto, con la consapevolezza che potrebbe contribuire a mantenere alta l’attenzione sulla Formula E durante le lunghe pause del calendario.
Crediti Foto: NEOM Mclaren, Envision Racing
salve mi chiamo chiara abito ad Anzio ho 26 anni ho appena cominciato a lavorare con la Formula E