L’ingegnere Luca Baldisserri, figura chiave della Ferrari nell’era Schumacher, è stato ospite della nostra consueta puntata del lunedì sera di CriticaLive (clicca qui per riprendere la live). Durante la trasmissione, ha espresso il suo pensiero sui primi test della SF-25 e su un giovane pilota di grande talento che conosce bene e in cui ripone molta fiducia: Andrea Kimi Antonelli.
Uno dei temi centrali della discussione è stato il tanto chiacchierato schema di sospensioni pull rod. Negli ultimi anni, la Ferrari è stata tra le poche squadre a utilizzare la configurazione push-rod all’anteriore, mentre Red Bull, McLaren e Mercedes hanno optato fin dall’inizio del regolamento attuale per, appunto, il pull-rod. Con l’arrivo di Fred Vasseur e Loïc Serra, il team di Maranello ha deciso di allinearsi a questa filosofia tecnica.
Baldisserri ha sottolineato che questa scelta non è stata presa alla leggera, ma supportata da dati concreti raccolti dagli ingegneri. Il problema, tuttavia, è confrontare i dati della galleria del vento con quelli raccolti nella ventosa tre giorni di Sakhir.
“Se hanno fatto certe scelte, immagino abbiano avuto dei dati che le supportassero. Non credo abbiano deciso senza un riscontro positivo dalla galleria del vento. Il problema è verificare che quei dati trovino conferma in pista. Ricordiamo sempre che a livello di geometrie e sospensioni, non potranno fare molto, ma spesso quello che si prova nei test non è quello che viene portato al debutto nella prima gara”.

L’ingegnere ha poi aggiunto che, considerando il carattere transitorio di questa stagione – l’ultima delle vetture a effetto suolo prima del nuovo regolamento del 2026 – i team tenderanno a introdurre aggiornamenti cruciali entro metà stagione per poi concentrare le risorse sul futuro.
“Se fossi un progettista, mi coprirei fino all’ultimo per poi introdurre soluzioni originali che so funzioneranno. Creare subito un gap è fondamentale, perché se rincorri e devi introdurre troppe novità nel 2025, rischi di restare indietro l’anno successivo. I team tenderanno a introdurre tutto entro metà stagione per poi concentrarsi sul 2026, che sarà una scommessa per i prossimi quattro anni”.
La stima di Luca Baldisserri nei confronti di Kimi Antonelli
Nel corso della puntata, Baldisserri ha poi spostato l’attenzione su un giovane pilota che ha impressionato nei test: Andrea Kimi Antonelli. L’ingegnere ha voluto chiarire che i tempi sul giro secco in questi test non sono indicativi, poiché ogni squadra lavora con mappature motore diverse e carichi di benzina variabili. Tuttavia, i long run offrono un’indicazione più chiara della costanza e dell’affidabilità di un pilota.
Dopotutto, un elemento di sfida per chi si appresta a esordire in una monoposto di F1, è sicuramente, innanzitutto, la resistenza fisica, dalla quale nasce poi la costanza nei giri, elemento fondamentale se si vuole pensare di svolgere un pieno Gran Premio a livelli soddisfacenti.
“Antonelli non ha commesso errori ed è andato forte. Il confronto con Russell, in termini di tempi, va preso con le pinze, perché in F1 ci sono variazioni di quattro secondi in base al peso della vettura e alla potenza del motore. Nei long run si vede la capacità di essere veloce e costante, ed è tutto quello che un giovane pilota può dimostrare in una vettura nuova”.

Secondo l’Ingegner Baldisserri, Antonelli potrebbe avere un vantaggio derivante dal fatto che questa è la sua prima esperienza su una monoposto di Formula 1. Il giovane italiano sta ancora scoprendo i limiti della vettura senza preconcetti derivanti da esperienze precedenti. Tuttavia, l’ingegnere non nasconde una certa preoccupazione per il futuro della Ferrari in relazione a questa situazione.
“Quest’anno mi troverò diviso tra la Ferrari, che è sempre nel mio cuore, e Antonelli, un pilota in cui credo molto. Da tifoso della Ferrari, vedere un talento del genere lasciato libero a zero lire mentre si investe su un campione affermato come Hamilton può far storcere il naso. Paghiamo un super pilota per fare pubblicità e potremmo poi trovarci un giovane talento che ci batte in pista”.
Baldisserri: “Kimi Antonelli è un grande tifoso della Ferrari“
Baldisserri ha evidenziato inoltre un aspetto particolarmente significativo: Antonelli è un grande tifoso della Ferrari, e proprio per questo motivo la sua crescita in un altro team potrebbe essere motivo di rimpianto per Maranello.
“Lui è un grande tifoso della Ferrari, e ironicamente potrebbe diventare un problema per la Rossa in futuro. Se qualcuno legge tra le righe, potrebbe non essere troppo contento di questa situazione”.
In conclusione, l’ex ingegnere della Ferrari ribadisce la sua stima per il giovane bolognese, capace di impressionare tutti, anche Toto Wolff, grazie alle sue performance in pista. Dopo l’esperienza “negativa” in F2, in cui Kimi non ha potuto dimostrare il proprio talento a causa di una Prema che non aveva compreso bene i nuovi regolamenti, la Mercedes ha investito ingenti somme di denaro in test privati per prepararlo al meglio a questa sua prima stagione in F1.
“Lui arriverà perché è un ragazzo forte, sono convinto che andrà lontano”, asserisce l’ingegnere Baldisserri.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Mercedes-AMG Petronas F1 Team