Max Verstappen è uno dei piloti più talentuosi nel panorama della F1 degli ultimi anni. Velocità e determinazione ne fanno una vera e propria macchina da guerra a livello sportivo. Doti innate le sue che non sono passate inosservate agli addetti ai lavori fin da quando era agli albori della carriera, quegli inizi che ci racconta Luca Baldisserri (per vedere tutta la live clicca QUI).
“È veramente unico, al di là di Hamilton, che ha vinto tanto, ma non lo conosco e io sono rispettoso di chi non conosco. Mentre conosco Max che ha debuttato nel 2014, quando fece la stagione in F3, lui debuttò con noi, con la Ferrari Driver Academy, con l’allenamento che ci siamo inventati in Florida nell’inverno di quell’anno”.
Lui si presentò, aveva fatto dei test con delle Formula Renault, delle macchine un po’ diverse, e lui si presentò e abbiamo organizzato questo allenamento tra i piloti, allenamento per modo di dire, perché i piloti simulavano un weekend di gara. Quindi prove libere, qualifiche e due o tre gare e abbiamo visto subito le sue capacità. Quanto un Verstappen debuttante poteva in qualche modo stare davanti o mettere in difficoltà piloti che avevano già fatto una o due stagioni come Raffaele Marciello o Antonio Fuoco”.
“Per cui Max è sicuramente un talento. Poi lo vediamo ogni tanto esagera, andrebbe anche lui in qualche modo “ritagliato” un pochino, però credo che possa regalarci tante altre emozioni rispetto alla gara del Brasile che è un GP a sé perché lui sul bagnato è molto forte, credo che in questo momento sia imbattibile”.
Max Verstappen, il carattere giusto per la F1
Se gli si fa notare che quest’anno potrebbe vincere pur non avendo la macchina migliore, l’ex ingegnere Ferrari non ha molti dubbi.
“Lui ha fatto bene gli ultimi due anni e molti dicono che sia merito di Adrian Newey e della vettura migliore delle altre ed è vero, ma non dimentichiamo che la prestazione della vettura la misuri dalla prestazione del secondo pilota. Perez non è così scarso, al di là di essere stato un mio pilota in Academy, non è così scarso. Forse adesso si è un po’ ‘rimbambito’ (anche se il buon ingegnere ha utilizzato un termine leggermente più colorito), gli anni passano anche per lui”.
“Sicuramente la Red Bull è una vettura molto difficile da guidare per cui Max ancora di più la sta portando a massimizzare nelle prestazioni. La McLaren la vedo molto più bilanciata e credo sia la macchina da battere. I piloti, d’altro canto, non sono a livello. Norris non è ancora al livello di Verstappen. Credo sia arrivato un pelino tardi in prestazione. Non dico che sta perdendo il campionato perché ha fatto errori e sta guidando la vettura migliore, ma Max se quest’anno vincerà – e credo lo faccia – ha veramente fatto molto bene”.

Capacità da campione quindi, ma anche una superiorità a livello caratteriale quelle del driver della Red Bull che Baldisserri conferma pienamente.
“Basta che tu lo incontri, ci chiacchieri e vedi la differenza tra i due. Max è un determinato, uno che vuole vincere e calpesta tutti per farlo. Lo abbiamo visto ultimamente che è molto al limite, probabilmente anche al di là… Però ci sta”.
“Lui è uno educato da Jos, suo padre, in maniera molto molto dura. Ci sono episodi di come Jos trattava suo figlio nelle gare di kart che sono da non raccontare, nel senso che è stato veramente trattato male perché aveva commesso errori, non aveva vinto ecc. Norris, lo dico a bassa voce, è un ‘figlio di papà’, nel senso che è uno bravissimo, fatto bene, ha del talento, ma non è abituato a soffrire come Max. Oltretutto Verstappen è ancora uno dei pochi che ha la capacità di commentare al di là degli addetti stampa ed è un personaggio che a tutti serve, perché la F1 è uno sport dove il pilota deve stare al centro di tutto”.
In conclusione, a precisa domanda, sul fatto che Max possa essere lo Schumacher di questa era sportiva, Baldisseri ha risposto affermativamente, sottolineando soprattutto la capacità dell’olandese di saper mantenere il target lap per lunghi tratti; dote che Michael aveva e che, per esempio, sciorinò nella vittoria di Magny-Cours 2004 di cui l’ex tecnico Ferrari ha parlato durante la nostra live.
Crediti foto: Max Verstappen