Érik Comas: una vita salvata

In occasione del Gran Premio del Belgio vi raccontiamo una storia di coraggio e altruismo: quando Ayrton Senna salvò Érik Comas

Érik Gilbert Comas nasce a Romans-sur-Isère, nel dipartimento di Drôme, in Francia, il 28 settembre 1963. Cresce sportivamente nelle categorie minori francesi, come la Formula Renault, vinta al secondo tentativo a 23 anni, e la Formula 3 in cui ha trionfato nel 1988. Dopo un non molto esaltante Gran Premio di Macao, dove si accontenta di un 10° posto, il pilota francese viene chiamato a gareggiare in Formula 3000, la porta d’ingresso principale per la Formula 1.

Nel suo primo anno in Formula 3000 arriva primo, ma a pari punti con il connazionale Jean Alesi, che si aggiudica il titolo grazie a tre vittorie contro le due di Érik. Al secondo anno, Comas vince meritatamente la categoria.

Érik Comas: il salto in F1

Notate le sue abilità nelle serie propedeutiche, nel 1991 Comas firma un contratto con la scuderia francese di Formula 1, la Ligier. La JS35, con un motore Lamborghini V10, si rivela poco competitiva e non regala gioie al pilota francese. Il miglior risultato è un 8° posto al Gran Premio del Canada, a Montreal. A fine campionato, non sarà classificato.

Nel 1992, le cose migliorano drasticamente. La Ligier abbandona i motori Lamborghini per utilizzare quelli Renault, un V10, e per Comas arrivano le prime soddisfazioni in Formula 1. Al Gran Premio del Canada, conquista un 6° posto, che vale il primo punto iridato in carriera.

Al successivo Gran Premio di casa, a Magny-Cours, si piazza 5°, il suo miglior risultato in carriera. Dopo un 8° posto a Silverstone, ritorna in zona punti con un 6° posto in Germania, ad Hockenheim, ultimo punto ottenuto nel campionato. Con 4 punti conquistati, quella del 1992 è la sua miglior stagione in Formula 1.

Eric Comas
Ayrton Senna soccorre Erik Comas durante il Gp del Belgio 2024

Érik Comas: il pauroso incidente di Spa-Francorchamps

Durante le prove libere del Gran Premio del Belgio, a Spa-Francorchamps, Comas è vittima di un grave incidente. Arrivato a Blanchimont, nella parte finale del tracciato delle Ardenne, perde il controllo della sua Ligier, sbatte contro le barriere e rimbalza in pista. Un pneumatico colpisce il suo casco e il pilota francese perde i sensi.

Ayrton Senna assiste alla terribile scena, scende di corsa dalla sua McLaren e nota che il collega ha l’acceleratore schiacciato, comprendendo che Comas non è cosciente. Senna spegne l’interruttore della Ligier, ben sapendo che la monoposto potrebbe esplodere da un momento all’altro, e immobilizza il capo del pilota. 

All’arrivo dei soccorsi, Comas viene estratto dall’abitacolo e portato urgentemente in ospedale, non prendendo parte al resto del Gran Premio. Comas, ristabilitosi, ritorna al Gran Premio successivo, quello d’Italia, a Monza. Il francese sarà sempre grato a Senna per avergli salvato la vita.

Érik Comas: la Larrousse e il ritiro

Nel 1993, Comas firma un contratto con la scuderia francese Larrousse con sotto il cofano un motore Lamborghini V12. L’unico risultato degno di nota è il 6° posto a Monza, unico punto ottenuto dal francese in stagione.

Nella stagione successiva, la sua ultima in F1, con un motore Ford V8, alla seconda prova stagionale, al Gran Premio del Pacifico, ad Aida in Giappone, ottiene il primo punto in campionato. 

Al successivo Gran Premio di San Marino, ad Imola, nel weekend più nero della F1, dove il sabato perì Roland Ratzenberger e la domenica Ayrton Senna, Comas fu l’ultimo pilota a vedere il campione brasiliano in vita.

Durante le disperate operazioni di soccorso a Senna, con l’elicottero che atterrò in pista, Comas inspiegabilmente scese dall’auto, riuscendo a fermarsi poco prima dell’elicottero. Il francese vide l’uomo che solo un anno e mezzo prima gli aveva salvato la vita e decise di ritirarsi dal Gran Premio, tornando a piedi nei box.

Dopo numerosi pensieri sull’abbandonare il mondo delle corse, decide di proseguire la stagione, con un’unica soddisfazione: un 6° posto al Gran Premio di Germania, ad Hockenheim. Il suo ultimo Gran Premio in F1 sarà quello del Giappone, a Suzuka, dove si classificherà 9°, concludendo così la sua avventura con 7 punti guadagnati, dato che non prenderà parte all’ultimo Gran Premio d’Australia, ad Adelaide.

Erik Comas a bordo della Larrousse

Érik Comas: il dopo-F1

Dopo la Formula 1, Comas partecipa a numerose edizioni della 24 Ore di Le Mans, in cui, nel 2005, arriva 2° con il team francese Pescarolo Sport. Nella metà degli Anni ’90, gareggia primeggiando nelle categorie motoristiche giapponesi. Nel 2010 e 2011 trionfa con la prima auto elettrica da Rally alla “Rallye Monte Carlo des Véhicules à Énergie Alternative”. Nel 2014 vince la Carrera Panamericana con la Studebaker e dal 2012 al 2017 partecipa ai Rally Storici con la mitica Lancia Stratos.

Comas non sarà un pilota particolarmente ricordato, ma lo straordinario gesto di coraggio da parte di Ayrton Senna a Spa-Francorchamps ha fatto in modo che il suo sogno di gareggiare potesse continuare. Senna, oltre a salvare una vita, ha salvato anche un sogno e Comas lo ringrazierà per tutta la vita.


Crediti foto: F1

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