Il 2024 sarà il primo di due anni di passaggio per la Sauber che, orfana della sponsorizzazione della Alfa Romeo, è pronta ad affrancarsi dal legame tecnico instaurato con la Ferrari per abbracciare, nel 2026, quella Audi che ha già iniziato a metter tende in quel di Hinwil.
La casa dei Quattro Cerchi fa sentire la sua presenza con Andreas Seidl, uomo di fiducia, che ricopre il ruolo di amministratore delegato dopo essere stato scelto direttamente dai vertici della Volkswagen che controlla la casa di Ingolstadt. Il manager tedesco, reduce dall’avventura in McLaren, ha voluto con sé James Key che a Woking non ha lasciato il segno ma che è chiamato, in un contesto tecnico diverso, a dare una spinta decisiva alla vettura svizzera.
There C44, affidata ancora una volta a Valtteri Bottas And Zhou Guanyu, avrà l’arduo compito di far smuovere la scuderia dalle zone bassissime della classifica in un lento avvicinamento al nuovo contesto normativo definito sul fronte motoristico ma ancora da specificare nel dettaglio sulla materia telaistico-aerodinamica.
Sauber C44: una vettura figlia di James Key
E arriviamo così a spiegare il senso del titolo di questo articolo che si deve ad un disco degli Yes. Il padre della C44 è James Key che ha sostituito Jan Monchaux il cui peso all’interno della squadra è sempre minore. La monoposto traccia una nuova strada affrancandosi da alcuni concetti che hanno operato all’inizio della “F1 next gen” per abbracciare principi che hanno funzionato sulla mattatrice Red Bull e che la McLaren, già sotto la guida Key, aveva adottato. Vedasi, nello specifico, l’uso dello schema sospensivo anteriore pull-rod.
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E’ stato il tecnico inglese, a margine della presentazione della monoposto 2024 caratterizzata da colori sgargianti che hanno ricordato quelli di un evidenziatore, a spiegare che le due grandi novità sono la sospensione anteriore e il cofano motore. Gli ingegneri, in sede di delibera, hanno puntato su un design molto aggressivo con un pull-rod e una presa d’aria davanti ai sidepod molto diversa da quella che distingueva il vecchio modello che tanto ha faticato durante il mondiale 2023.
“La macchina è molto diversa – ha spiegato Key – Esternamente, si può notare che l’aerodinamica è più definita, più aggressiva. Ci sono diversi cambiamenti meccanici sia all’interno che nelle parti visibili. Ci sono altri cambiamenti di concetto che non sono così evidenti. Se si confrontano le due vetture, si può vedere che si tratta di modelli molti diversi e non un’evoluzione rispetto all’anno scorso“.
“Fondamentalmente, il concetto aerodinamico è molto diverso sotto alcuni aspetti, si può vedere l’approccio più aggressivo che abbiamo optato rispetto all’anno passato. È stato un grande lavoro di squadra. Abbiamo un ottimo pacchetto. E’ stato fatto un lavoro meccanico sulle basi che ci permetterà anche di essere più aggressivi negli sviluppi futuri. Abbiamo azzardato con il cofano motore e in altri aspetti come la sospensione anteriore“.
In effetti, uno dei grandi problemi che il team aveva incontrato era quello dell’incapacità di progredire a stagione in corso; limite al cui superamento si era messo mano con nuovo strumenti e inedite procedure operative, così come raccontato qualche settimana fa da Alessandro Alunni Bravi confermato nel suo ruolo di manager della scuderia.
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Key ha spiegato che la modifica dell’introduzione del pull-rod si è resa necessaria per migliorare l’aerodinamica. L’ingegnere, in uno slancio d’onestà, ha ammesso che l’idea è stata valutata già prima del suo arrivo. Ma è chiaro che sia stato lui a definirla nel merito e grazie all’esperienza acquisita in McLaren. Le modifiche al cofano motore, che probabilmente verrà aggiornato già nella prima gara grazie alla sua facilità di sviluppo, cercano una migliore connessione con il fondo piatto per guadagnare più punti di carica.
“Le sospensioni anteriori sono nuove. Meccanicamente non si tratta di un compromesso: non si progetta mai un’auto pensando alle sospensioni. Abbiamo optato per un’asta di trazione che attiva diversamente le molle e gli ammortizzatori. Abbiamo apportato questa modifica perché è migliore per l’aerodinamica. È qualcosa che hanno iniziato prima del mio arrivo", he added Key.
Altra zona nevralgica è quella del cofano motore, area che ha visto massicci interventi da parte degli ingegneri elvetici: “Con queste vetture si genera molto carico aerodinamico da terra. Che ci crediate o no, il cofano motore interagisce molto fortemente con il fondo piatto. Il nostro engine deck segue una linea più aggressiva rispetto all’anno scorso. E’ molto più 3D. Si tratta di un’area che può svilupparsi rapidamente“. Key non ha escluso novità già per la prima gara.
![Sauber - James Key](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/02/Sauber-James-Key.jpg)
Chiaramente la C44 non può essere una rivoluzione totale, specie in era di congelamento normativo. Il cambio, ad esempio, va in continuità con la versione 2023 pur contemplando lievi modifiche per adattarsi al resto della vettura. La power unit sarà ancora quella Ferrari. Ultimi due anni di collaborazione con Maranello prima di passare alla motorizzazione Audi, nel 2026.
“Se andiamo oltre, possiamo vedere un cambio che segue la linea dell’anno scorso, con alcune modifiche in diverse aree per adattarsi a ciò di cui la vettura ha bisogno. I nostri amici della Ferrari ci danno il motore, ma tutto il resto è molto diverso. Affrontiamo la stagione con l’approccio più aggressivo possibile. Avremo miglioramenti nella prima gara per cercare di essere il più competitivi possibile“. Questa la chiosa di Key che è al contempo una speranza di progredire rapidamente per togliersi dalle scomodità della bassa classifica.
Author: Diego Catalano – @diegocat1977
Photo credits: F1, Stake F1 Team