Una delle pause invernali più tormentate della storia della F1 sta per volgere al termine. Tra Mercedes Gate e presunte accuse che pendono sul capo di Christian Horner, grande boss della Red Bull, c’è l’imbarazzo della scelta. Quando i motori torneranno a ruggire, cosa che avverrà tra pochi giorni grazie ai test del Bahrain, il chiacchiericcio terminerà e tutte le attenzioni saranno per la pista. Come giusto che sia.
Ai nastri di partenza si presenta una McLaren particolarmente agguerrita che l’anno passato si è prodotta in uno sforzo mastodontico realizzato sia in fabbrica che in pista. Le prestazioni della MCL60 sono state la classica punta dell’iceberg. Sotto il pelo dell’acqua c’era una struttura enorme, quella di Woking, che va tutt’ora sviluppandosi continuamente con strumenti, inedite tecnologie e risorse umane sempre più accresciute in competenze specifiche.
La galleria del vento di Woking ha preso a funzionare a pieno regime consentendo l’affrancamento da quella della Toyota di Colonia che, seppur valida, aveva il difetto di essere eccessivamente lontana e meno interconnessa coi sistemi d’analisi del team. Ora l’impianto è integrato nella storica sede della Contea del Surrey, cosa che dà vantaggi logistici e progettuali non di poco conto. Su questi si base nascerà la monoposto che vedremo mercoledì 14 febbraio.
McLaren ha definitivamente assestato il suo comparto tecnico con acquisizioni di un certo rilievo. Dalla Ferrari è arrivato David Sanchez e alla Red Bull è stato strappato Rob Marshall che, dopo un fisiologico periodo di gardening, ha preso possesso dei suoi uffici a Woking il primo gennaio 2024 portando con sé la metodologia che ha consentito agli austriaci di aprire un nuovo ciclo di dominio dopo quello 2010-2013.
Su queste basi si fonda l’ottimismo di Lando Norris in chiave 2024. Gli stessi motivi per i quali Red Bull, Ferrari And Mercedes guardano con preoccupazione – e un pizzico di ammirazione – al sodalizio di Woking. Il conducente di Bristol, fresco di rinnovo contrattuale, respira l’aria fresca dell’ottimismo in una squadra che punta a consolidare il percorso di crescita.
![Lando Norris](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/01/Lando-Norris.jpg)
McLaren: attitudine a competere coi migliori
Tutto e subito? No, Norris non si lascia prendere dai facili entusiasmi e punta in primis alla prima vittoria in F1, atto d’esordio di un cammino più difficile che dovrà portare, negli anni, ad agguantare il titolo. “L’anno scorso siamo stati vicini a vincere delle gare. In alcune di esse non eravamo lontani da una Red Bull, che è stata la vettura più competitiva di sempre in F1. Quindi, se si vuole vincere una gara, c’è la consapevolezza di essere più vicini da quando sono qui alla McLaren”. Parole rilasciate alla testata inglese Autosport.
Norris, alla domanda secca circa la possibilità di concorrere per il titolo già nel 2026, ha così replicato: “Passare dal poter vincere delle gare al campionato è un altro livello. Lo è sia per me stesso ma anche per l’intera squadra, per tutti quelli che lavorano qui in fabbrica. È un livello diverso di pressione e di emozione per i meccanici”.
Proprio sulla gestione delle tensione Norris and the McLaren stanno lavorando. Nel 2023 si è sviluppata l’abitudine a lottare con scuderie strutturate come Red Bull, Ferrari And Mercedes; cosa che accresce il generale livello di consapevolezza. Il team, dal suo canto, è migliorato nella gestione delle attività di pista come strategia e pit stop. Quando si è in lotta per il campionato, contro i colossi della F1, è necessario quel cambio di mentalità che il britannico osserva tra il suoi uomini e che è stato decisivo per arrivare alla firma sotto al prolungamento contrattuale.
Probabilmente, anche a causa dell’immobilismo regolamentare, i prossimi due anni passeranno ancora giocando il ruolo dei coprotagonisti. L’obiettivo di Lando e della squadra di Woking è quello di farsi trovare pronti nel 2026 quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico: “Il 2026 sarà un’opportunità per tutti”. E quelle carte Norris se le vuole giocare bene.
Author: Dario Sanelli
Photo credits: F1, McLaren Racing