Era metà febbraio e Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, lasciava intendere che il futuro di Imola non era dei più sereni. Il dirigente affermava che la trattativa per il simultaneo rinnovo della pista emiliana e di Monza si sarebbe giocato su tavoli separati.
Nulla di così anomalo se Sticchi Damiani non avesse affermato che “Monza viene prima di tutto. Dobbiamo chiudere il più in fretta possibile per Monza, poi vediamo il resto. Probabilmente dobbiamo cercare di portare a casa un rinnovo di dieci anni“.
La Formula Uno, è risaputo, fa richieste pressanti e per questo l’ACI voleva fare all-in sul tracciato brianzolo che dovrebbe replicare il modello Silverstone, fresco di prolungamento decennale. Anche in questo senso vanno letti i lavori di ammodernamento in corso di ultimazione sullo storico impianto monzese: migliorare le strutture per essere più forti al tavolo negoziale.
![Imola contract](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/05/Damiani-750x375.webp)
Questo il quadro valido a Febbraio, ora pare che qualcosa si stia muovendo anche grazie a un rinnovato interesse della politica locale che potrebbe ancora una volta funzionare da finanziatore-risolutore.
L’Enzo e Dino Ferrari, che ha un accordo con la FOM fino al 2025 con estensione di un anno per recuperare il GP del 2023 saltato per l’alluvione, paga un obolo di 24 milioni annui per stare in Formula 1. Istituto per il commercio con l’estero, Ministero per le Infrastrutture e Regione Emilia Romagna versano 5 milioni a testa. Due quelli introdotti dal Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale di Imola per un totale di 17 milioni.
I restanti sette li inietta l’Automobil Club Italia. Pare che le richieste della FOM possano salire e superare i 30 milioni di cui si dibatteva a Febbraio. Tutti dovrebbero fare uno sforzo ulteriore. L’ACI, inizialmente restia per favorire Monza, pare che possa rivedere i suoi programmi. La Regione Emilia Romagna, da par suo, ha capito che serve uno sforzo ulteriore.
Ieri s’è tenuta la conferenza stampa che anticipa il Gp di Imola 2024 (qui gli orari del nostro servizio F1 Live Timing) nella quale il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso fiducia sulla permanenza in calendario della gara: “State tranquilli che il Gran Premio di Imola rimarrà qui”, il commento del politico estratto dal solito fiume di parole di circostanza.
Angelo Sticchi Damiani, più politico del politico, ha parlato in… politichese: “Ci sono diversi accordi di cui discutere con la Federazione. Dipenderà molto da quello che succederà in Europa per capire come si svilupperanno i GP europei. C’è un equilibrio tra gare europee ed extra-europee, ma bisogna valutare quanto nel Vecchio Continente siano intenzionati a puntare sulla Formula Uno. Da parte dell’ACI ci sarà tutto l’impegno necessario”.
Imola: il futuro è ancora incerto
Bella bomba fumogena nella quale si cela una problematica più grande di Bonaccini, di Sticchi Damiani e dell’Italia: Liberty Media has its business model in mind which involves very high subscription fees. Certainly higher than the current 24 millioni.
I 30 di cui si è parlato potrebbero non bastare perché sono quasi irrisorie rispetto a quelle che sborsano piste come quelle statunitensi o, peggio ancora, quelle mediorientali e asiatiche. Ecco perché Domenicali e Greg Maffei vogliono internazionalizzare sempre di più la Formula Uno e sottrarre gare all’Europa.
Non è una valutazione personale, è esattamente ciò che è emerso nell’esposizione della trimestrale di Liberty Media Corporation. Read here to believe. Il modello a due gare sarà sostenibile se Imola riuscirà ad adeguare profondamente le strutture e se sarà in grado di aumentare sensibilmente gli emolumenti dovuti alla FOM. Quanto saranno disposti a spendere i promotori?
Crediti foto: F1