Quando il vento cresce e si trasforma in tormenta è necessario issarsi a qualcosa di solido. A Milton Keynes, sede operativa della Red Bull, l’aria si muove in maniera tumultuosa. Inutile ripetere alla noia cosa sta accadendo, basti sintetizzare ribandendo che Adrian Newey e Max Verstappen rischiano di salutare la truppa e accasarsi presso la concorrenza.
Christian Horner dovrebbe essere un punto fermo per i prossimi anni. La sua battaglia interna l’ha vinta e ha l’appoggio della maggioranza del gruppo thailandese. È lui, quindi, il deputato a prendere decisioni importanti. È lui a dover dire se Sergio Perez sarà o meno un pilota Red Bull anche nel 2025.
The team principal ha ribadito più volte che Max sarà della partita anche l’anno prossimo. Ammettiamo che sia così e che dopo Miami non ci siano quegli incontri con Mercedes di cui ha parlato F1-insider. Resta da colmare la casella del co-pilota tenendo a mente che c’è un certo Carlos Sainz che bussa al cancello della factory britannica.
Sergio Perez: l’endorsement non richiesto
L’opzione spagnola non è contemplata per Otmar Szafnauer che, dopo la fallimentare esperienza in Alpine, è a piede libero e veste i panni del suggeritore forse non richiesto. “Ero ad Abu Dhabi, David Coulthard (ambasciatore Red Bull, ndr) era con me sul palco e mi è stata posta la domanda: <<Se fossi Christian Horner, con chi sostituiresti Checo?>>“.
“Conoscendo Checo, sostituirei Checo con Checo. Se fossi Christian lo terrei ancora lì per l’anno prossimo. Non dimentichiamo che il primo anno in cui Max ha vinto è stato in parte grazie a Checo e in parte a causa delle circostanze” (combo difesa su Lewis del messicano e pasticcio di Michael Masi, ed).
“Era il periodo in cui in Messico era soprannominato ‘Ministro della Difesa’. Ha avuto dei bassi. Quest’anno, da quello che posso vedere, a parte un paio di gare in cui penso che avrebbe dovuto finire un po’ più in alto, sta facendo bene”.
La riconferma di Perez sarebbe certamente più scontata se Max partisse. Ma anche in caso di permanenza non bisogna pensare che le quotazioni siano in ribasso. Verstappen si sente al sicuro con Sergio accanto e questi ha accettato pienamente il ruolo di secondo senza fiatare né eccedere in rimostranze. Lontani i tempi di Monaco 2022.
Perez sa che accanto all’olandese non se ne parla di lottare per il titolo. Sainz accetterebbe di fare altrettanto? Difficile, stando alla voglia mai celata del madrileno di laurearsi campione del mondo. Red Bull, proprio nella tempesta, è alla ricerca di stabilità e la coppia Max-Sergio rappresenta il massimo da questo punto di vista.
Insomma, non saranno di certo i consigli di Otmar Szafnauer a indirizzare il giudizio dei decisori della Red Bull.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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