F1: Qiddiya starts to get serious

L’avveniristico mega progetto portato avanti dal PIF, fondo d’investimenti pubblico dell’Arabia Saudita, sta prendendo sempre più corpo

“Qiddiya” è il nome scelto per il mega progetto turistico di intrattenimento che si sta costruendo a circa 60 km dalla capitale saudita Riyadh. È l’opera più ambiziosa nella storia dell’Arabia Saudita. 

Supportato dal fondo PIF, che detiene il 4% di ARAMCO, compagnia petrolifera dello Stato arabo e sponsor della Formula 1 e della scuderia Aston Martin, fa parte del programma economico “Saudi Vision 2030”.

L’obiettivo è quello di portare in questo mega parco di divertimenti, entro il 2030, oltre 17 milioni di visitatori ogni anno.

A “Qiddiya” si sta costruendo un circuito, lo “Speed Track Park”, che può ospitare sia la Formula 1 che la MotoGP. L’impianto è progettato dall’ingegnere Hermann Tilke con la collaborazione del pilota austriaco Alexander Wurz. 

Il circuito avrà 21 curve, di cui una sopraelevata, la curva “Blade”, con un’altezza di 108 metri e con 70 metri di inclinazione. Avrà una media di percorrenza di 200 km/h e tre zone DRS.

Ospiterà il Gran Premio dell’Arabia Saudita a partire dal 2028, dato fino alla quale verrà adoperato il cittadino di Jeddah che potrebbe comunque ospitare la F1 anche in concomitanza dell’evento che si terrà a Qiddiya. Prospettiva di difficile realizzazione poiché Liberty Media tende a puntare su più paesi nel suo calendario a 24 gare.

Oltre allo “Speed Track Park” è in costruzione il più grande parco divertimenti del Medioriente, il “Six Flags Qiddiya”. Sarà grande circa 79 acri (0,32km² per la singola unità, ed) e ospiterà il “Falcon’s Flight”: la più veloce, la più alta, la più lunga montagna russa al mondo. Con un’altezza pari a 195 metri e una lunghezza di 4,25km, potrà raggiungere i 250 km/h. Costeggerà il circuito di Qiddiya. Oltre a questa spettacolare attrazione, ci sarà la caduta libera più alta del mondo.

In collaborazione con la TOEI Animation, il luogo ospiterà un parco a tema “Dragon Ball”, noto manga e anime giapponese entrato nel cuore di milioni di persone. Ci saranno più di trenta attrazioni e ci sarà una statua alta settanta metri dell’iconico “Drago Shenron”. Conterrà anch’essa una montagna russa.

F1 Qiddiya

Lo stato dei lavori può essere consultato sul sito Qiddyia.com, dove ogni attrazione ha la sua percentuale di completamento.

Ad esempio, il parco acquatico è al 61%, mentre il “Six Flags Qiddyia” è al 59%. In cantiere c’è anche un gigantesco campo da golf da 1,6 milioni di m².  È grande quanto 215 campi da calcio, per avere un riferimento.

“Qiddyia” si prepara ad essere una delle migliori e più ambiziose megastrutture mai concepite dall’uomo e sarà un altro benchmark con cui i circuiti europei dovranno per forza confrontarsi. Una sfida impari quella contro il colosso arabo.

F1 a Qiddiya: insidia per l’Euopa

L’Europa, senza finanziamenti mastodontici di privati e dello stato, rischia di ospitare sempre meno la Formula Uno.

Alcune gare del Vecchio Continente sono tutelate da contratti pluriennali: il Gran Premio d’Ungheria che scadrà nel 2032, il Gran Premio d’Austria nel 2030, quello della Gran Bretagna nel 2034 e il Gran Premio di Madrid fino al 2036.  Monza, Imola e Spa sono invece in bilico con contratti prossimi alla fine.

Fino a quanto gli organizzatori e i vari Stati europei potranno spingersi economicamente pur di soddisfare la sete di denaro di Liberty Media? Il futuro europeo della Formula 1 sarà solo un insieme di esibizioni come il Gran Premio storico di Monaco che si tiene ad inizio maggio con le vetture classiche?

Ai posteri l’ardua sentenza, ma la parabola tracciata da Liberty Media e intercettata dai grandi accumulatori di capitale sembra anticipare il futuro.


Crediti foto: AddadRuh

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