Dopo la figuraccia di Skysport F1 con Charles Leclerc, oggi ci troviamo a parlare ancora una volta di un incidente social. In questo caso non è coinvolta la stampa, ma un prestigioso sponsor: HP.
Un repost alla cieca
Subito dopo il Imola GP, Ferrari ha pubblicato il consueto post di congratulazioni per Leclerc, il quale si è aggiudicato il terzo posto in un weekend piuttosto difficile per il Cavallino Rampante. Il post in questione è stato condiviso da HP, nuovissimo title sponsor della Scuderia Ferrari. Fin qui non troviamo errori, a creare sconcerto, ahimé, è il testo di accompagnamento scritto da HP:
Celebrating our win at Imola! 🏆Congratulations @Charles_Leclerc and the entire @ScuderiaFerrari team.
Un testo breve e piuttosto istituzionale, ma decisamente sbagliato e fuori posto, che celebra una vittoria mai avvenuta.
Perché è un errore grave?
L’errore di HP è da ritenersi imperdonabile per diversi fattori, prima di tutto bisogna considerare l’impatto del colosso tecnologico di Palo Alto sul Circus, sin dal loro approdo:
- Ferrari, per accoglierli nel migliore dei modi, inventò di sana pianta una livrea esclusiva per il GP di Miami, dichiarata come una celebrazione del Blu NART. Peccato che quello in realtà fosse l’azzurro HP;
- Anche dopo Miami, sulla monoposto sono stati piazzati così tanti stickers HP da alterare la visione del rosso;
- Per mostrare il logo HP di 20cm sul petto dei piloti, FOM ha dovuto cambiare la sigla della F1, la quale ora mette in bella evidenza il logo HP, accompagnato da Sainz sullo sfondo.
Ciò mette in evidenza la vastità del progetto di Hewlett Packard e il suo notevole impegno in F1 con Ferrari. Questo fattore rende l’errore commesso estremamente grave.
In fondo, questi gran premi non li guarda più nessuno
Chiaramente, non possiamo pretendere che lo sponsor guardi con attenzione tutte le gare, ma almeno guardare un post prima di condividerlo, sarebbe il minimo per un’azienda enorme come HP. Questo è l’ennesimo caso di una comunicazione buttata lì, con dei social fatti giusto perché devi averli.
Dopo qualche ora l’azienda ha provveduto a rimuovere il post incriminato mettendo in evidenza la debolezza di community management. Ma è altrettanto evidente che tali operazioni di branding siano un’arma a doppio taglio. L’errore commesso da HP ha un’importante conseguenza: le persone non si fidano più dell’azienda. Se non leggono i post delle aziende con le quali hanno contratti di sponsorizzazione faraonici, perché dovrebbero leggere una richiesta di assistenza di un cliente?
Crediti foto: Formulacritica