Mohammed Ben Sulayem rilancia la sua sfida alla guida della FIA. L’attuale presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, eletto nel 2021, ha annunciato ufficialmente la propria candidatura per un secondo mandato, presentando ai club membri una lettera in cui delinea i risultati raggiunti e le priorità per il futuro.
Al centro della comunicazione c’è la volontà di proseguire il percorso di riforma e rinnovamento avviato negli ultimi anni. “Molto è stato fatto, ma c’è ancora tanto da fare”, si legge nel messaggio diffuso ai membri FIA, in cui Ben Sulayem e il suo team di leadership ribadiscono l’impegno a consolidare i progressi e completare il programma di cambiamento. Tra i membri spiccano Carmelo Sanz de Barros (candidato Presidente del Senato FIA), Tim Shearman (candidato Vicepresidente per la Mobilità) e Malcom Wilson (Candidato per la vicepresidenza del Motorsport).

Il Manifesto 2026–2029: governance, trasparenza e sostenibilità
Tra i documenti allegati alla candidatura spicca il Manifesto 2026–2029, che delinea un’agenda chiara per il prossimo quadriennio. Le linee guida puntano su tre pilastri fondamentali: un rafforzamento della governance, una maggiore trasparenza e un sostegno più concreto ai club membri. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire una FIA finanziariamente solida e rispettata a livello globale.
I risultati rivendicati: dal rinnovamento interno al supporto ai club
Accanto al manifesto, Ben Sulayem ha presentato anche un Results Scorecard, una sorta di bilancio che mette in evidenza i progressi ottenuti nell’ultimo anno: dall’attuazione delle promesse iniziali all’introduzione di nuove iniziative a favore dei club membri, fino ai miglioramenti tangibili nel funzionamento interno della Federazione. Il manager sottolinea come la collaborazione con le federazioni nazionali abbia dato fiducia al suo progetto di rinnovamento e rafforzato il ruolo della FIA come organismo al servizio dei club e governato dai club stessi.

L’impatto sulla Formula 1
La candidatura di Ben Sulayem ha inevitabilmente ricadute anche sulla Formula 1, la massima espressione del motorsport e il palcoscenico più visibile dell’azione federale. Durante il suo mandato non sono mancati momenti di tensione con i team e con Liberty Media, ma anche interventi risolutivi per ridefinire le regole, aumentare gli standard di sicurezza e preparare la rivoluzione regolamentare del 2026. La volontà di consolidare governance e trasparenza appare come un segnale diretto anche al Circus iridato, che vive di equilibri delicati tra potere sportivo, interessi commerciali e tecnologia in costante evoluzione.
Verso le elezioni
Con questa mossa, Ben Sulayem apre ufficialmente la campagna elettorale per la conferma alla presidenza FIA. Forte del primo mandato, il dirigente emiratino punta a ottenere la fiducia dei membri per completare il percorso di riforme che, a suo dire, garantirà un futuro solido e moderno alla Federazione.
Il messaggio è chiaro: la FIA ha intrapreso un cambiamento, ma la trasformazione non è ancora compiuta. Ben Sulayem chiede ora ai club di rinnovargli la fiducia per consolidare quanto fatto e affrontare le nuove sfide del motorsport globale, a partire da quelle della Formula 1.
Crediti foto: FIA
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