Il Gran Premio di Gran Bretagna doveva coincidere con l’annuncio circa il futuro di Carlos Sainz. Anche stavolta ne usciremo col solito pugno di mosche. In uno schema che si ripete e si alimenta ormai da mesi, il tutto si rinvia alla prossima gara. Forse.
Ma cos’è che blocca il meccanismo? Dove sorge l’intoppo? Il fulcro del mercato piloti è Brackley, sede della Mercedes. Finché Toto Wolff non si darà una mossa non potrà partire l’effetto domino. Cosa sta accadendo nelle ultime ore? Qualcuno nel clan di Brackley inizia a nutrire dei dubbi sull’operazione Antonelli.
Dopo averlo testato con vetture a effetto suolo pensionate e pubblicamente lodato stanno pesando (non positivamente) i risultati che l’italiano sta ottenendo in Formula 2. Senza troppi giri di parole: Andrea Kimi non sta convincendo del tutto. Una stagione difficile per la Prema ma soprattutto per un pilota che non sta uscendo di slancio dalle difficoltà.
Forse il salto nella categoria che apre le porte alla Formula Uno è stato fatto troppo prematuramente; forse la pressione dei media e del team su un diciassettenne sta avendo effetti fagocitanti. Fatto sta che i dubbi di Wolff e soci si stanno facendo grossi e la cosa, in maniera piuttosto clamorosa, potrebbe rimettere in pista Carlos Sainz che all’idea di un sedile top non ha mai voluto rinunciare.

Carlos Sainz: la politica dell’attesa può pagare
L’attendismo di Sainz potrebbe avere un senso. Lo spagnolo, di colpo, potrebbe trovarsi catapultato su un sedile di primissimo livello quando le speranze erano ormai ridotte al lumicino. Una perseveranza che potrebbe essere premiata anche perché l’idea di rincorrere Max Verstappen si sta lentamente affievolendo visto che i segnali che arrivano da Milton Keynes non sono positivi per la Mercedes.
Alpine, da quando Flavio Briatore è tornato in sella, non ha smesso di corteggiare Carlos. Stesso dicasi per la Williams che, con James Vowles, è uscita allo scoperto. Audi, che avrebbe dato l’ultimatum al madrileno, non sceglie il compagno di Nico Hulkenberg perchè, in fondo, attende le mosse del ferrarista che tiene tutti sulle spine perché ha capito che nella Stella a Tre Punte il “vento antonelliano” non spira più in maniera così dirompente.
Toto Wolff riflette e nel frattempo tiene viva la pista Sainz che potrebbe strappare qualcosa di più di quel contratto di un singolo anno che il manager austriaco gli aveva offerto qualche mese fa. Con Verstappen che non può essere un’opzione prima del 2026 e un Russell in scadenza l’anno venturo, Carlos può spuntare un accordo più lungo in un team ambizioso.
Sullo sfondo, ancora più sfocata, c’è la suggestione Red Bull. Sergio Perez viene da gare molto pessime che ne stanno mettendo in discussione il futuro che sembrava blindato da un contratto solido. Ma pare che delle scappatoie legali siano presenti, tanto che Helmut Marko non ha perso tempo a fare il nome di Daniel Ricciardo che, per onor del vero, non sta rubando l’occhio nella sua esperienza faentina.
Per ora il nome di Sainz non è emerso dai ragionamenti di Marko e Horner, ma è una prospettiva da non chiudere definitivamente. Le prossime gare diranno molto sul futuro di Checo che rischia di essere messo alla porta senza troppe cerimonie.

Andrea Kimi Antonelli: quale futuro?
E Andrea Kimi Antonelli? Per il pilota bolognese la Formula Uno potrebbe essere gestita con un approccio più graduale: un altro anno in Formula 2 o la promozione in Williams l’anno prossimo per farsi le ossa ripercorrendo le orme di George Russell.
James Vowles, che un mese fa ha rinnovato il contratto di Alex Albon, ci riflette senza chiudere. Certo, passare dall’esperto Sainz al novello Antonelli sarebbe un rischio. Ma l’asse con la Mercedes, sempre molto solido, potrebbe portare ad altri vantaggi correlati.
Giorni di riflessioni a più livelli in Formula Uno. La sensazione è che prima della pausa estiva le linee verranno tracciate in modo da definire una volte e per tutte i destini di alcuni piloti che si incrociano a quelli di altre scuderie che non attendono altro di far partire l’effetto domino.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrai HP