Quando l’8 dicembre Jack Doohan ha fatto il suo esordio in una gara di F1 con Alpine, in occasione del Gp d’Abu Dhabi, sembrava che per l’australiano fosse iniziato un sogno meraviglioso che lo avrebbe portato a competere nella classe regina delle ruote scoperte, provando magari a imitare ciò che il padre, Mick Doohan, aveva fatto nel campionato mondiale di classe 500cc.
Tuttavia, subito dopo la gara, sono cominciate a circolare delle voci riguardo il suo futuro con i transalpini. C’è chi parlava di una “furbata” di Flavio Briatore per tutelarsi e chi ipotizzava un contratto con un massimo di cinque gettoni, ossia una “manita” gare per dimostrare di poter correre in F1.
La sua posizione ha preso a traballare quando Alpine ha annunciato l’ingaggio di Paul Aron, pilota di F2 che ha raggiunto il terzo piazzamento nel campionato nel 2024, come reserve driver. Ma poi si è presentata un’occasione che l’imprenditore italiano ha colto subito al volo: Franco Colapinto.
L’ex pilota della Williams, chiamato in corsa per sostituire Logan Sargeant, sapeva già che non ci sarebbe stata possibilità di correre per il team di Grove nel lungo termine. Briatore, quindi, ha trattato con James Vowles sul prezzo della clausola, pagandola per ingaggiare l’argentino. Non sappiamo le reali cifre dell’accordo, ma qualcuno parla di circa 20 milioni di dollari, un bottino non indifferente per un pilota destinato al ruolo di reserve/test driver. Nessuno vorrebbe trovarsi nei panni di Doohan in questo momento.
L’ottimismo e il piano di Jack Doohan per convincere Alpine
A differenza di tutti gli altri rookie in griglia che vengono tutelati dagli esponenti della squadra nelle dichiarazioni ai media, più volte, invece, Briatore ha sottolineato che la cosa che conta di più è portare a casa i risultati, facendo intendere che l’australiano avrebbe dovuto dimostrare sin da subito di meritarsi il sedile di Alpine.
Quale miglior modo se non dimostrarsi ottimisti. Il ventiduenne ha risposto così alle domande poste durante gli Autosport Awards: “Sono davvero emozionato di iniziare. Ho già trascorso alcuni giorni fantastici con la squadra, è fantastico iniziare così presto”, ha detto Doohan. “Non vedo l’ora di vivere molti altri anni di successi“, ha aggiunto, ribadendo la sua fiducia nel progetto dei francesi.

Il pilota Alpine ha anche architettato un piano per convincere la compagine di Enstone a tenerlo. Sta cercando, infatti, di imparare il più possibile da Pierre Gasly, driver che ha accumulato una discreta esperienza in F1. Il suo obiettivo è di creare un grande rapporto con il francese.
“Spero di continuare così e di creare un ottimo rapporto insieme per far sì che diventiamo la miglior coppia piloti della griglia. Da lui posso apprendere come approcciare un weekend di gara. E non solo una tantum come ad Abu Dhabi, ma tutta la stagione. Non vedo l’ora di imparare da lui il più possibile, e contribuire allo sviluppo della monoposto”, ha concluso Doohan.
Crediti foto: Alpine