Nel paddock del Circuit de Barcelona-Catalunya, è emersa una certezza condivisa da tecnici, ingegneri e osservatori attenti: la Direttiva Tecnica 018, introdotta per limitare l’effetto flessibile delle ali anteriori, non ha sortito alcun impatto tangibile sulle prestazioni in pista. La conferma arriva anche da McLaren, con il team principal Andrea Stella che ha sottolineato come i dati raccolti abbiano semplicemente confermato quanto già previsto da tempo.
“L’effetto è stato praticamente nullo“, ha spiegato Stella dopo le qualifiche del Gran Premio di Spagna. “Dal punto di vista della resistenza aerodinamica, parliamo di variazioni nell’ordine dei decimali. Quanto al bilanciamento, una leggera riduzione dell’efficienza aerodinamica si traduce in una vettura un po’ meno precisa alle alte velocità e con una tendenza al sottosterzo nelle curve lente“.
Tuttavia, ha aggiunto, l’effetto è così minimo da rientrare nelle normali oscillazioni che si riscontrano da una curva all’altra. Nessuna influenza sul passo gara, né sul degrado gomme: “Tutto praticamente irrilevante“.
Secondo Stella, la squadra inglese era perfettamente consapevole di questo scenario. I dati delle simulazioni, sia virtuali che in pista, avevano già escluso effetti significativi. “Abbiamo testato questa configurazione già a Imola e, senza dirglielo, Lando non si sarebbe nemmeno accorto di un cambiamento. I numeri parlavano chiaro: impatto trascurabile“. Anche l’applicazione pratica a Barcellona ha confermato la bontà delle previsioni fatte a Woking.
Direttiva Tecnica 018 – Red Bull meno minacciosa del previsto
Guardando alla concorrenza, Stella ha ammesso che si aspettava una Red Bull più vicina in termini di prestazioni. Tuttavia, ha attribuito il margine accumulato dalla McLaren alle caratteristiche specifiche del tracciato spagnolo e alle condizioni ambientali.
“Mi ha sorpreso un po’ il nostro vantaggio“, ha ammesso a fine sessione. “Considerando quanto visto a Suzuka e Imola, circuiti con caratteristiche simili, pensavo che la Red Bull fosse più vicina. Ma le temperature molto elevate e il tipo di stress generato sull’asse posteriore ci hanno favorito“. Condizioni che esaltano il progetto MCL39.
Il team principal ha poi evidenziato un aspetto tecnico cruciale: “Barcellona è un circuito con curve lunghe, e questo è un elemento che si adatta particolarmente bene alla nostra vettura. Lo stesso accadde a Zandvoort lo scorso anno, dove Lando fu molto competitivo. La MCL39 conserva alcune qualità aerodinamiche del progetto precedente, che abbiamo affinato ulteriormente in questa stagione“.

Conferme e conferme, dunque. Per McLaren nessuna sorpresa dai nuovi vincoli regolamentari, mentre le caratteristiche del tracciato catalano sembrano aver esaltato le qualità di una monoposto sempre più solida e “ingiocabile” per la concorrenza.
La gara che scatta alle 15:00 dirà se quanto osservato ieri sarà ulteriormente “cementato”. D’altro canto non è la prima volta che le direttive tecniche non producono quegli effetti millantati da certi organi di stampa che rincorrono il sensazionalismo e non la corretta informazione.
Illustrazioni: Chiara Avanzo per Formulacritica
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