Lucas di Grassi si è espresso in favore di Max Verstappen dopo la controversia che ha coinvolto il pilota olandese per aver usato un linguaggio scurrile durante una conferenza stampa. Di Grassi ha criticato apertamente la decisione della FIA di punire Verstappen con lavori socialmente utili, definendo la sanzione eccessiva.
Di Grassi ha poi fatto un confronto con altri sport, come il calcio, dove gli atleti si insultano senza subire sanzioni, soprattutto perché non sono microfonati. Ha anche menzionato la diffusione di linguaggi espliciti nella musica pop, suggerendo che altre piattaforme pubbliche non vengono sottoposte allo stesso rigore.
“Se sei ad una partita di calcio, se guardi i testi di alcune delle canzoni che al momento ascoltiamo, come quelle pop, ci sono molte parolacce” ha dichiarato il pilota brasiliano. “Penso quindi che sia forse troppo duro dare come sanzione lo svolgimento d’attività socialmente utili se dici parole volgari. Questo è qualcosa su cui non sono d’accordo e non penso sia buono cercare di essere così duri”.
Pur difendendo Verstappen, Di Grassi ha ammesso che, come padre, cerca personalmente di evitare di usare parolacce durante le gare. Tuttavia, ha insistito che le forti emozioni delle corse non dovrebbero essere sanzionate in modo così severo dalla FIA.
“Ho due bambini e cerco sempre di limitarmi il più possibile sull’uso delle parolacce. In realtà sono silenzioso in radio, molto silenzioso. Non parlo tanto durante le gare e quindi non avrei quel problema ma c’è anche l’altro lato, quello di mostrare emozioni”.
Inoltre, Di Grassi ritiene che sia giusto che siano i team ad intervenire in certe situazioni e non la FIA: “Ritengo sia molto più importante che sia il team ad incentivare i piloti a essere più educati piuttosto che la FIA con multe e attività socialmente utili”.
Crediti Foto: Formula E