13 titoli in tre, 237 vittorie totali di tappa contro tre Gran Premi vinti in tutta la carriera. Questo è l’impietoso confronto tra Ayrton Senna (41 vittorie), Michael Schumacher (91) e Lewis Hamilton (105), i piloti che David Coulthard ha citato per esaltare il momento che sta vivendo Lando Norris. Non è un po’ esagerato, “mascellone”?
“Che performance… Uomo e macchina in perfetta armonia! Lando è così umile e così affabile che non si rende conto di quanto siano grandi e importanti le sue prestazioni in questo momento“, ha detto l’ex pilota di Formula 1 su Channel 4, aggiungendo poi: “Voglio inserirlo nel tipo di interpretazioni di Senna, Schumacher e Hamilton al loro meglio. Tutti possiamo vincere un Gran Premio con un po’ di fortuna, ma questo è stato eccezionale“.

Contestualizzare è d’obbligo. L’ex McLaren, che certi piloti li ha visti da vicino, non intendeva fare un paragone assoluto, ma la sua uscita è sembrata piuttosto infelice, perché certe leggende della Formula Uno andrebbero citate con maggiore parsimonia.
Una provocazione, quella dello scozzese, che forse non tiene conto delle difficoltà incontrate da Norris durante la stagione in cui non ha sempre saputo capitalizzare il vantaggio prestazionale della sua McLaren MCL38. In effetti, ha rischiato di complicare le cose anche quando aveva un vantaggio notevole su un Verstappen impossibilitato a infastidirlo, come a Singapore.
Lando Norris è un pilota che sta ancora percorrendo la sua strada verso la maturazione completa, che non è ancora giunta. Può diventare un degno campione del mondo? Questo è certo, ma deve ancora raggiungere quel traguardo e non è detto che possa farlo già nel 2024.
Per ora, il giovane pilota della McLaren ha dimostrato di dover ancora superare alcune difficoltà strategiche e operative prima di essere considerato tra i più grandi di sempre. Per questo motivo, almeno al momento, le affermazioni di Coulthard sembrano più provocazioni mediatiche che ragionamenti basati su una logica coerente. Ma si sa, nel calderone mediatico della Formula 1, soprattutto quando questa è ferma per una pausa anomala, può entrarci di tutto.
Crediti foto: Williams F1