Damon Hill non le manda a dire e punta il dito contro la Red Bull per il suo atteggiamento permissivo nei confronti di Max Verstappen. Secondo il campione del mondo 1996, il team austriaco non rimprovera il proprio pilota quando oltrepassa il limite in pista, lasciandolo libero di interpretare le regole a proprio piacimento.
“Danno carta bianca a Max e lo proteggono anche quando non rispetta le regole“, ha dichiarato Hill in un’intervista a The Telegraph. “Max ha capito perfettamente quella regola che concede totale libertà a chi è davanti all’apice di una curva. Non c’è nulla che lo vieti ed è emozionante vedere manovre aggressive, ma se qualcuno facesse lo stesso con lui, piangerebbe come un bambino“.
Un comportamento “da duri”… fino a un certo punto
Hill ha sottolineato come Verstappen abbia sempre avuto la protezione incondizionata del suo team, anche in situazioni controverse come in Brasile 2022. Il britannico si è detto deluso dall’atteggiamento della Red Bull, che a suo avviso si atteggia a “dura” della Formula 1, salvo poi lamentarsi quando le cose non vanno per il verso giusto.
“È un po’ deludente che si vogliano far passare per i cattivi della classe, ma appena qualcosa gli va storto iniziano a piagnucolare“, ha aggiunto.
Nonostante le critiche, Hill ha ribadito di non avere nulla contro Verstappen o contro la Red Bull, ma ha evidenziato come il team abbia una responsabilità nel disciplinare i propri piloti: “Max è un pilota sensazionale, mi piace molto, ma quando supera il limite lo dico chiaramente. È compito della squadra richiamarlo all’ordine, ma non lo fanno mai. Ed è sempre stato questo il mio problema con loro“.

“Non c’entra nulla il nazionalismo”
Infine, Hill ha respinto con forza le accuse di chi lo accusa di essere prevenuto nei confronti di Verstappen solo perché non è britannico. Secondo lui, è ingiusto trasformare il dibattito in una questione di nazionalità.
“Non mi piace lo sciovinismo e non sopporto chi dice che siamo contro Max solo perché non è britannico. È una sciocchezza che viene usata per mettere pressione su di noi. Io sono qui per esprimere la mia opinione e continuerò a farlo“, ha concluso l’ex Williams. Le parole di Hill aprono a una domanda: la Red Bull continuerà a proteggere Verstappen o, prima o poi, arriverà il momento di imporgli dei limiti?
Crediti foto: F1, Oracle Red Bull Racing