Guardando ai team attualmente presenti nel Circus, molti fan sono concentrati a dare supporto a quelli che definiremmo “top”: McLaren, Ferrari, Mercedes e Red Bull. I quattro team appena citati vengono elogiati dal pubblico per motivi diversi tra loro: McLaren e Ferrari, ad esempio, combinano la storia della Formula 1 con prestazioni in pista che portano a competere per traguardi prestigiosi. Mercedes e Red Bull, invece, dal 2010 in poi non hanno lasciato scampo nel Campionato Piloti e nel Campionato Costruttori, lasciando solo nel 2024 la possibilità a McLaren di conquistare l’alloro iridato costruttori. Per chi magari risulta essere leggermente “datato”, parte della propria affezione a questo sport va a un team storico e glorioso della Formula 1: la Williams Racing.
La scuderia di Grove, fondata da Sir Frank Williams e Sir Patrick Head nel 1977, è una delle più titolate del paddock. Per darle il rispetto che merita, proviamo a descriverne sinteticamente la storia per arrivare alla situazione attuale.
Negli attuali 38 anni di storia, Williams può contare su 9 Campionati Mondiali Costruttori di Formula 1 e 7 Campionati Piloti di Formula 1.Tra i piloti diventati campioni del mondo con il team di Grove, ci sono nomi del calibro di Alan Jones, Keke Rosberg, Nelson Piquet, Nigel Mansell, Alain Prost, Damon Hill e Jacques Villeneuve (ultimo campione del mondo Williams nel 1997).
Nelle vetture della Williams hanno corso anche altri piloti degni di menzione, primo su tutti Ayrton Senna, scomparso il 1° maggio 1994 a Imola proprio mentre correva per la Williams. Il team ha potuto beneficiare di grandi risultati anche grazie ai grandi progettisti che vi sono passati: Patrick Head, Neil Oatley, Frank Dernie e il ‘genio’ Adrian Newey.
Dal 1997 in poi iniziò un lento declino a causa di cambiamenti tra i fornitori motoristici e l’addio di figure di peso come Adrian Newey, salvo lottare nel 2003 per i titoli Piloti e Costruttori contro la ‘corazzata’ Ferrari capitanata da Michael Schumacher.

Dal 2004 in poi, Williams inizia un crollo “totale” a causa dei soliti problemi di partnership che scombussolano il team. Inoltre, si fanno sempre più insistenti le pressioni di vendita fatte su Frank Williams, che però mai acconsente.
Solo dal 2012 in poi Williams tornerà ad avere ‘magre’ soddisfazioni, con la vittoria del GP di Spagna 2012 con Pastor Maldonado, mentre nel 2014, “forte” dell’accordo stretto con Mercedes per la fornitura delle Power Unit ibride, terminò la stagione al terzo posto nel Mondiale Costruttori.
Tuttavia, nonostante alcuni ‘lampi’, quanto fatto da Williams dal 2003 in poi non è stato al livello di tutti gli anni precedenti e nel 2018 torna a ‘sprofondare’, classificandosi ultima nel Mondiale Costruttori.
Williams – Cambio proprietà e nuovo Team Principal
Nel 2020 avviene per Williams il cambiamento più importante da quando è stata fondata: viene ufficializzato il cambio di proprietà dalla famiglia Williams nelle mani del fondo di investimento statunitense Dorilton Capital. Allo stesso tempo, in pista avviene l’evento peggiore ai fini della classifica, perché per la prima volta nella sua storia Williams termina il Campionato del Mondo Costruttori a 0 punti. Successivamente, alterna annate in cui si piazza in classifica Costruttori tra il settimo e il nono posto.
Ma il cambiamento più grande degli ultimi tempi Williams lo inizia nel 2023. James Vowles, ex capo stratega Mercedes diventato famoso per i team radio nei confronti di Valtteri Bottas con “Valtteri, it’s James…”, viene nominato nuovo Team Principal del team.

Nonostante l’ingresso di Vowles, le cose in pista non sembrano rapidamente migliorare. Vowles, però, porta dei cambiamenti in termini di gestione e assunzione del personale e nell’aggiornamento delle attrezzature in uso. Infatti, in un’intervista concessa nel 2024 a Motorsport.com disse:
“Sto investendo tanto nel 2026. Molti in fabbrica si stanno preoccupando di concludere questo ciclo regolamentare. Io voglio che la macchina del ’26 sia buona […]”.
Ancora:
“Fondamentalmente, non c’erano dubbi sul fatto che ci fossero molti problemi”, dice in merito alla squadra. “Molti di questi sono ancora presenti oggi. Non ce ne siamo liberati. Ma quello che siamo riusciti a fare nel breve termine è stato lavorare su piccoli aspetti, che producono rapidamente frutti a basso impatto […] Per quanto riguarda il 2024 e il 2025, abbiamo compromesso in modo massiccio il presente per il futuro e ne soffriremo in questo momento, insieme ad alcuni dei cambiamenti tecnologici che abbiamo effettuato, il cui impatto è stato peggiore del previsto”.
Proprio in merito al team, in un’altra intervista ad AMuS ha dichiarato:
“Quando sono arrivato ho trovato persone brave e intelligenti, ma formavano molti gruppetti e non un collettivo di 800 unità che lavorava insieme. Questi gruppi andavano in direzioni diverse. E le infrastrutture erano indietro di 20 anni, ed erano appena sufficienti per portare sulla griglia due auto”.

Williams – Assunzioni mirate per il progetto di crescita
Nonostante la situazione inerente al budget cap, Vowles si è dato subito da fare. Nel 2025 è prevista l’entrata in servizio del nuovo simulatore, mentre la galleria del vento ha subìto solo alcuni aggiornamenti. Ma è anche e soprattutto nel campo del personale che ha dimostrato di voler creare un progetto che ambisce a vincere. Vediamo alcune figure “prelevate” dai team rivali, ben sapendo che l’elenco non è esaustivo.
L’ingresso di peso più importante per il team di Vowles è sicuramente Pat Fry. L’ingegnere britannico, con una lunga carriera in Formula 1, ex McLaren e Ferrari su tutti, si è unito a Williams nel 2023 nel ruolo Direttore Tecnico. Insieme a Fry, la ristrutturazione di Vowles in posizioni apicali prevede anche l’arrivo di Matt Harman nel settembre 2024 in qualità di Design Director. Harman è ex DT di Alpine.
Di assoluto spessore, a Grove troviamo Fabrice Moncade, ultima esperienza in Ferrari e anche ex Mercedes, che approda nel luglio 2024 in qualità di Chief Engineer Computing Science. Rinforzo di assoluta esperienza tecnica è Juan Molina, approdato in Williams nel luglio 2024 in qualità di Chief Aerodynamicist, con ultima esperienza in Haas e un passato in Red Bull.
Sempre con lunga esperienza, nell’agosto 2023 arriva Steve Winstanley in qualità di Chief Engineer Composites and Structures, dopo un’esperienza di quasi 13 anni in Red Bull. Tra i migliori ingressi in Williams rientra anche Tom Starley, arrivato in Inghilterra in qualità di Senior Aero Performance Engineer. Starley vanta una lunga esperienza nel reparto aerodinamico Red Bull.
Sempre di provenienza Red Bull è Luke Horsfall, che dopo 8 anni nelle file del team di Horner si unisce a quello di Vowles a gennaio 2025. Ancora da Red Bull arriva Angelos Tsiaparas, approdato a Grove nel novembre 2023 e ricoprente oggi il ruolo di Chief Engineer.
Acquisto che porta lunga esperienza a Grove nel marzo 2024 è Ivan Roldan, proveniente da un lavoro decennale in McLaren Racing. Nel luglio 2024 arriva Ryan Greenslade da Ferrari come Senior Design Engineer – Composites, che può vantare anche un’esperienza in McLaren prima di approdare in Inghilterra.
Dall’aprile 2023 si è unito in quel di Grove anche Cornelis van Steenbergen in qualità di Principal Aerodynamicist, dopo un passato ultradecennale tra Lotus prima e Renault/Alpine poi. Ulteriore arrivo nel team di Vowles è Michael Prest, che dopo una lunga esperienza tra Red Bull e Aston Martin, nel giugno 2023 si unisce a Williams.
Dopo un’esperienza quinquennale in Alpine, nel novembre 2024 arriva Tom Marsh in qualità di Senior Aerodynamicist. Altro acquisto datato aprile 2023 è Edward Regan da Haas, in qualità di Race Engineer. Rimanendo in termini di ‘operation’, nel febbraio 2024 si unisce Marco Fuga in qualità di Race Performance Engineer, con varie esperienze anche in Formula 2.
Williams – Chiave futura
La volontà di Vowles di far crescere il team si è tramutata in azioni che hanno permesso di prendere tecnici validi, e tanti altri profili ‘junior’ sono arrivati. Come sottolineato dallo stesso Vowles, il fatto che Williams non produca una propria Power Unit aiuta a destinare molte delle risorse del budget cap in tutti quei profili, anche di peso, che servono a sviluppare al meglio le vetture del futuro.
Lato racing, il bilancio dopo il primo GP in Australia è “dolceamaro”, con un ottimo quinto posto di Albon, mentre invece il nuovo arrivato Carlos Sainz è andato a muro durante un giro dietro Safety Car.
La speranza però dei ‘nostalgici’ della Williams e degli appassionati di Formula 1 è che dal 2026 si potranno ascoltare team radio ai piloti con la frase “It’s James…” al termine della vittoria di un Gran Premio o di uno dei titoli mondiali.
Crediti foto: Williams F1