Dopo il podio conquistato ad Austin, Ferrari si presenta in Giappone con la consapevolezza di avere tra le mani una stagione storica nel FIA WEC. Domenica 28 settembre, sul tracciato del Fuji Speedway, andrà in scena la settima e penultima prova del Mondiale 2025. Una gara che pesa come una finale, in cui il Cavallino Rampante arriva da leader sia nella classifica Costruttori che in quella Piloti.
A guidare la spedizione c’è l’uomo che più di ogni altro ha plasmato la rinascita Ferrari nell’endurance: Antonello Coletta. Le sue parole, alla vigilia della 6 Ore, sono un manifesto di determinazione e consapevolezza:
“Ad Austin abbiamo registrato un’ottima prestazione e solo un contatto subito dalla #51 ci ha impedito di lasciare l’America con un numero maggiore di punti. Abbiamo però mantenuto un margine di vantaggio nelle classifiche iridate e ci presentiamo in Giappone con l’obiettivo di mantenerlo, cogliendo il miglior risultato possibile. La 6 Ore del Fuji sarà una prova molto importante e impegnativa per la squadra: la affronteremo con la massima concentrazione e determinazione”.
La Ferrari di Coletta: dal sogno al dominio
Da quando Ferrari ha deciso di tornare nell’endurance, Coletta ne è stato l’architetto e la guida. La 499P, gioiello tecnologico di Maranello, è il simbolo tangibile della visione portata avanti con pazienza e determinazione: un progetto che ha già regalato la storica vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2023 e che oggi mette Ferrari nelle condizioni di lottare per un titolo mondiale a due gare dal termine.
La 6 Ore del Fuji non è una corsa qualunque, segna il 100esimo evento della storia del WEC e arriva in un momento decisivo della stagione. Ferrari conduce la classifica Costruttori con 203 punti, ben 65 in più del più immediato inseguitore. Nei Piloti, l’equipaggio della #51 Pier Guidi, Calado e Giovinazzi, guida con 115 punti.
Numeri che testimoniano il lavoro di Coletta e della sua squadra, ma anche la necessità di non abbassare la guardia.
Fuji, una sfida totale
Il circuito giapponese, con il Monte Fuji a fare da cornice, è uno dei tracciati più tecnici del campionato. Al lungo rettilineo principale, che esalta la potenza e l’efficienza aerodinamica, si alternano curve lente e veloci, tratti guidati e cambi di direzione che mettono a dura prova assetto, gomme e strategie.
A questo si aggiunge l’incognita meteo, piogge improvvise e condizioni mutevoli sono la norma in quella zona del Giappone.
La Ferrari è arrivata preparata a questo appuntamento, come ha spiegato Cannizzo:
“Al simulatore abbiamo esplorato diversi concetti di setup, alla ricerca del giusto compromesso. Qui sarà fondamentale saper adattare rapidamente strategia e scelta degli pneumatici. Sappiamo delle difficoltà, ma anche delle nostre potenzialità: l’obiettivo è lottare per le posizioni di vertice e raccogliere punti preziosi in ottica campionato”.
Equilibrio e ambizione
Per Coletta, la gestione del team significa tenere insieme ambizione e pragmatismo, spingere entrambi gli equipaggi a massimizzare i punti, senza correre rischi eccessivi in una fase cruciale del campionato.
Il suo lavoro va oltre la gestione sportiva. È una visione che tiene insieme tecnologia, piloti, ingegneri e passione. L’endurance, per Ferrari, non è solo un ritorno, è un laboratorio di innovazione e un ponte con la propria storia. Anche una valvola di sfogo dalla delusione della F1.
“Concentrazione e determinazione” sono le parole chiave che Coletta ha scelto alla vigilia della gara. Un approccio che sintetizza la filosofia Ferrari: non lasciare nulla al caso, rispettare gli avversari e lavorare con disciplina per raggiungere l’obiettivo finale.
Una corsa che vale una stagione
La bandiera verde della 6 Ore del Fuji scatterà domenica 28 settembre alle ore 11 locali. Venticinque punti in palio per il vincitore, un bottino che può pesare come un macigno sul campionato, considerando che dopo il Giappone resterà soltanto l’ultimo atto in Bahrain, l’8 novembre.
Per Coletta e Ferrari si tratta di un crocevia: confermare la leadership, difendere il margine e avvicinarsi con fiducia al titolo mondiale.
Se il passato recente ha dimostrato che la Ferrari 499P è capace di scrivere pagine di storia, il futuro immediato passa per la gestione lucida e ambiziosa del suo stratega più esperto.
Foto Ferrari Media Centre