L’addio improvviso di Christian Horner alla Red Bull, annunciato il 9 luglio scorso, continua a generare speculazioni nel Circus della Formula 1. A distanza di oltre un mese dalla clamorosa separazione, il futuro del manager britannico resta avvolto nel mistero, mentre i rumors di paddock iniziano a delineare scenari inattesi.
La stampa specializzata tedesca ha rilanciato un’ipotesi che sta prendendo corpo negli ambienti del motorsport: Cadillac come possibile approdo per l’ex team principal della compagine di Milton Keynes. Auto Motor und Sport riferisce di “indiscrezioni concrete” che vedrebbero la casa americana interessata a uno dei volti più riconoscibili e controversi del paddock.
La questione non è marginale. Horner porta con sé un bagaglio di esperienza ventennale e una reputazione costruita tra successi straordinari e polemiche feroci. Figure del calibro di Zak Brown non hanno esitato a definire i suoi metodi “oltre certi limiti”, testimonianza di un approccio che ha fatto scuola ma che ha generato anche nemici.

Il timing della speculazione non è casuale. Con il rinnovo di Frédéric Vasseur in Ferrari ormai ufficializzato, si chiude definitivamente la porta di Maranello per Horner. Una strada che molti osservatori consideravano percorribile, ora definitivamente sbarrata dalle scelte strategiche del Cavallino Rampante.
Cadillac rappresenterebbe un progetto completamente diverso: una sfida da zero, lontana dai fasti della Red Bull ma ricca di potenzialità. Per un manager che ha costruito la propria carriera sui risultati, significherebbe reinventarsi in una dimensione nuova, forse meno prestigiosa ma certamente stimolante.
L’immagine rilassata che Horner sta proiettando sui social – tra passeggiate a cavallo e celebrazioni familiari – non deve ingannare. Una figura del suo calibro non resta a lungo senza ruolo in un ambiente dove l’esperienza vale quanto i risultati. La Formula 1 ha bisogno di personalità forti, e Horner lo sa bene.
La vera domanda non è se tornerà, ma quando e dove. Cadillac potrebbe essere la risposta a entrambe. Un team nel quale, tra l’altro, Horner troverebbe una sua vecchia conoscenza, quel Sergio Perez che in Red Bull ha voluto e ha tutelato quando tutti, a partire da Helmut Marko, ne chiedevano la testa.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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