Christian Horner è finalmente libero dai contratti che lo legano alla Red Bull, dopo 20 anni insieme fatti di innumerevoli successi. Sono emersi i primi dettagli sull’accordo raggiunto tra le parti che soddisfano economicamente il manager inglese e che non gli chiuderà le porte della F1.
Red Bull GmbH non ha fornito motivi ufficiali per il licenziamento, ma emergono “disaccordi fondamentali” tra Horner e figure chiave come il CEO Oliver Mintzlaff e Helmut Marko riguardo al controllo generale del team. Queste frizioni sembrano aver accelerato la fine del suo mandato, culminata in una rimozione graduale: prima, Horner è stato sollevato dai doveri operativi immediatamente dopo il Gran Premio di Gran Bretagna poi, ad agosto, è stato rimosso come direttore da varie operazioni legate alla F1 di Red Bull. Questo processo riflette una “pulizia” interna, con anche il chief marketing officer Oliver Hughes e il group director of communications Paul Smith messi in “gardening leave” in vista di accordi di separazione.
Horner, che ha guidato la Red Bull dal 2005, ha trasformato il team in una potenza dominante, vincendo 8 Campionati Piloti e 6 Costruttori. Il suo contratto a lungo termine (fino al 2030) è stato terminato bruscamente, segnando la fine di un’era di successi record, inclusa la “rivoluzione tecnica” che ha permesso di superare giganti automobilistici tradizionali.
I dettagli dell’accordo
Secondo PlanetF1, la cifra si aggira intorno ai 100 milioni di dollari. Questo compromesso rappresenta una riduzione significativa rispetto alle iniziali richieste, e include clausole che terranno Christian Horner fuori dal paddock per i prossimi mesi. Tuttavia, l’intesa apre la porta a un suo ritorno in pista prima della seconda metà del 2026, un periodo di “congedo” che potrebbe essere più breve del previsto.
L’accordo solleva interrogativi su potenziali restrizioni per evitare che Horner porti con sé dipendenti Red Bull in un eventuale nuovo team: tali impedimenti, però, sarebbero difficili da far valere dal punto di vista del diritto del lavoro. Questo compromesso serve per evitare ulteriori controversie, permettendo a Red Bull di voltare pagina mentre Horner pianifica il futuro.

Reazioni e dichiarazioni dei protagonisti
Christian Horner, in un comunicato ufficiale, riflette con orgoglio sui 20 anni al timone: “Guidare la Red Bull è stato un onore e un privilegio. Sono incredibilmente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato come team, rompendo record e raggiungendo altezze che nessuno avrebbe mai creduto possibili”. Ringrazia sponsor, partner, fan, azionisti e la leadership senior di Red Bull, inclusa la memoria del fondatore Dietrich Mateschitz. Conclude augurando il meglio al successore Laurent Mekies, a Max Verstappen, Yuki Tsunoda e al Red Bull Technology Group: “Auguro a Laurent, Max, Yuki e a tutto il Red Bull Technology Group il meglio per il futuro”.
Oliver Mintzlaff, CEO di Red Bull per progetti corporate e investimenti, principale artefice dell’uscita di Horner, nel comunicato lo ringrazia calorosamente: “Vorremmo ringraziare Christian per il suo lavoro eccezionale negli ultimi 20 anni. Ha contribuito a stabilire Red Bull Racing come uno dei team più vincenti e attraenti in F1. Grazie di tutto, Christian, e rimarrai per sempre una parte importante della nostra storia”.
Che futuro aspetta Christian Horner?
Dopo l’addio di Horner la transizione è gestita da Laurent Mekies, che ha preso il suo posto. Sotto la guida di Mekies e del gruppo tecnico di Pierre Wachè, Red Bull ha già vinto due Gran Premi, con Max Verstappen ancora in corsa per il titolo piloti.
L’accordo lascia aperta la porta per un ritorno di Horner in Formula 1 entro la metà del 2026, potenzialmente con un ruolo che includa proprietà parziale o totale di un team, per evitare di essere “facilmente rimovibile” come dipendente. Spifferi lo legano fortemente a speculazioni su un acquisto dell’Alpine, possibilmente in partnership con l’ex patron della F1 Bernie Ecclestone. Tuttavia, il CEO di Groupe Renault, Francois Provost, ha ribadito l’impegno del costruttore francese nella massima serie, chiudendo apparentemente questa opzione. Horner appare orientato a un rientro imprenditoriale, sfruttando la sua esperienza per un progetto indipendente.
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Crediti foto: Sky Sports, BBC