Charles Leclerc, insieme a Max Verstappen, è uno dei talenti più cristallini dell’attuale Formula 1 ma che, per un motivo o per un altro, non è mai riuscito ad esprimere al meglio e con continuità il proprio potenziale. Cosa accaduta a sprazzi e certamente in qualifica.
Charles Leclerc: l’esordio in F1
Dopo aver dominato nelle categorie propedeutiche – la GP3 Series (oggi F3) e la F2 – entrambe al primo tentativo ottenendo un totale di 10 vittorie e 12 pole, Charles, pilota della Ferrari Driver Academy, sbarca in F1 esordendo nel campionato mondiale 2018 con la scuderia svizzera Sauber.
A fine campionato risulta essere il miglior rookie della stagione andando a punti ben 10 volte su 21 gare disponibili totalizzando 39 punti. Ben 30 in più del compagno di squadra, il molto più esperto Marcus Ericsson.
I suoi numeri convincono la Ferrari a dargli un sedile da titolare al fianco di Sebastian Vettel per la stagione 2019 in sostituzione dell’ultimo campione del mondo rosso, il finlandese Kimi Raikkonen che avrebbe preso il posto di Leclerc in una Sauber rinominata Alfa Romeo. L’annuncio fu dato al Gran Premio d’Italia, a Monza.

I pericoli del cuore: le stagioni in Ferrari dal 2019 a 2021
Charles Leclerc è il primo pilota nella storia della Rossa cresciuto tramite la Ferrari Driver Academy ad arrivare a competere nella scuderia titolare. All’esordio in rosso, al Gran Premio in Australia, è evidente l’emozione nell’indossare i colori del Cavallino Rampante. Sarà quinto sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Vettel. Basterà poco per mostrare al mondo il suo immenso talento.
In Bahrain, al suo secondo GP in Ferrari, riesce infatti a conquistare la sua prima pole position. Il giorno dopo, in gara, il driver monegasco controlla al meglio le operazioni tenendo dietro di sé le Mercedes di Lewis Hamilton e di Valtteri Bottas. Ma al 46° giro, con 9” di vantaggio sulle vetture anglotedesche, un problema ad un cilindro non gli permetterà di vincere la sua prima gara in F1. Superato prima da Hamilton e poi da Bottas, si dovrà accontentare del gradino più basso del podio che sarà il primo della carriera.
La stagione va via via delineandosi. Arrivano ben quattro podi consecutivi: tre terzi posti in Canada, Francia e Gran Bretagna ed un secondo posto, partendo dalla pole, in Austria, con un contatto finale alla 3° curva del Red Bull Ring con Max Verstappen che scatenò molte polemiche. Quella gara avrebbe potuto avere un epilogo diverso senza quanto accadde nel Gran Premio precedente, in Canada, tra Vettel e la direzione gara.
In Belgio, sul tracciato di Spa Francorchamps, arriva la terza pole position, ma la gioia viene strozzata dalla tragica notizia della morte del suo amico Antoine Hubert perito in un’incidente in F2. Il giorno dopo, tenendo dietro Lewis Hamilton, ottiene la sua prima vittoria in Ferrari e in F1. Dedicò il trionfo all’amico scomparso il giorno prima.
Al Gran Premio successivo, in Italia, a Monza, si assiste al remake del Gran Premio precedente: pole e vittoria davanti a Lewis Hamilton con la folla rossa che lo elegge a nuovo simbolo della Ferrari su cui puntare per il futuro.
Inanella altre due pole consecutive, nella notte di Singapore e a Sochi, in Russia. A Marina Bay si impone Vettel che segna la sua ultima vittoria in F1. A Sochi giunge un terzo posto. Un’altra partenza al palo, l’ultima in stagione, sarà sul tracciato di Città del Messico. Concluderà l’annata ad Abu Dhabi con un terzo posto in gara.
In classifica generale si posizionerà quarto con 264 punti, 24 in più del suo compagno di garage, totalizzando 2 vittorie, 10 podi e 7 pole position. Più di tutti gli altri conducenti più esperti come Hamilton e Bottas, fermi a 5 pole position.
Le successive stagioni, 2020 e 2021, si rivelano essere i momenti più difficili per la Ferrari. Nel 2020, a causa delle limitazioni imposte dalla FIA dopo la scoperta di irregolarità al motore, la scuderia di Maranello preferisce pensare al nuovo progetto delle nuove auto del 2022 che facevano ritorno all’effetto suolo.
Dopo un illusorio secondo posto al debutto, in Austria, in un campionato iniziato a luglio e accorciato a 17 gare a causa della pandemia di COVID-19, per Leclerc si dispiegherà una stagione anonima a causa di una Ferrari molto modesta. Solo un altro terzo posto, in Gran Bretagna. Il monegasco, concluderà la stagione a 98 punti, 8° in classifica generale con appena due podi.
Il 2021, con il nuovo compagno di squadra, Carlos Sainz, andrà sulla falsariga dell’annata precedente. Solo un podio, a Silverstone, dove arrivò secondo dietro l’eroe di casa, Lewis Hamilton. Due le pole consecutive nei circuiti cittadini di Montecarlo e Baku. Al Gran Premio di casa non prenderà parte alla gara per un problema al semiasse sinistro e a quello dell’Azerbaijan dovrà accontentarsi del 4° posto.
All’ultima gara, ad Abu Dhabi, conclude al decimo posto permettendo prima a Sainz e poi a Lando Norris, arrivati rispettivamente terzo e settimo, di finire davanti di 5,5 punti e di un punto. Per la prima volta il driver monegasco arriva dietro in classifica generale al compagno di squadra.
Campionato F1 2022: le prime lotte per il titolo
Il mondiale 2022, per la Ferrari, si presenta come quello della riscossa e della rincorsa al titolo. Al debutto, in Bahrain, la Ferrari, inanella una doppietta con Leclerc, partito in pole, dopo un estenuante duello con Max Verstappen costretto poi al ritiro. Cosa che permette a Sainz di arrivare secondo. Il successo di Leclerc mancava dal Gran Premio d’Italia, a Monza, del 2019.
La Ferrari sembra tener testa alla Red Bull di Max Verstappen che al terzo Gran Premio, in Australia, è costretto al nuovo ritiro e porta al successo, il secondo stagionale e il quarto in carriera, l’asso monegasco.
Ad Imola il primo brusco stop. Nel tentativo di rimontare le due Red Bull, Leclerc prende troppo violentemente il cordolo alla Variante Alta (oggi dedicata a Fausto Gresini) e va contro le barriere. Riesce a ripartire e concluderà al 6° posto.
A Miami la Ferrari torna competitiva e Leclerc conquista la pole ma poi in gara si piazza secondo dietro Verstappen. Arrivano altre 3 pole position consecutive ma con altrettante delusioni alla domenica. In Spagna, a Montmelò, mentre era tranquillamente in prima posizione, il motore si rompe costringendolo al ritiro.
A Monaco la sua Ferrari viene penalizzata dalla pioggia che manda in subbuglio i piani del team: dalla prima posizione lo obbligheranno al quarto posto finale. A Baku, altra partenza al palo, va incontro al secondo ritiro stagionale sempre a causa di una power unit fragile.
La rottura con Binotto: Silverstone 2022
A Silverstone, Gran Premio di Gran Bretagna, avviene il fatto che più di tutti ha deteriorato il rapporto con il Team Principal Mattia Binotto. Sainz, con una magia nelle qualifiche, sul bagnato, riesce a centrare la prima pole in carriera. Sarà il 34° pilota diverso nella storia a farlo. Carlos si piazza davanti a Verstappen e il compagno di squadra Leclerc.
Nel Gran Premio Max giunge settimo per una foratura. L’Alpine del francese Ocon si ferma in una posizione non ritenuta sicura e la direzione gara manda in pista la safety car. La Ferrari opta per fermare il solo Sainz mettendogli le gomme soft e lascia Leclerc in pista con le coperture dure usate in balìa degli altri piloti che avevano appena effettuato la sosta.

Alla ripartenza lo spagnolo sorpassa agevolmente il compagno di team e corre verso la sua prima vittoria in carriera. Leclerc chiude quarto ai piedi del podio guadagnando solo 6 punti su Verstappen. Le polemiche tra i tifosi della Ferrari diventano incandescenti.
Il principale accusato è Mattia Binotto presunto reo di aver favorito la vittoria dello spagnolo invece di pensare alla lotta per il titolo piloti considerando le difficoltà riscontrate da Verstappen. Iconica sarà la scena in cui il manager di Losanna punta il dito in faccia a Leclerc che si lamentava del trattamento appena ricevuto.
L’ultima vittoria (ad oggi) con la Ferrari e l’addio ai sogni di gloria
Dopo la cocente delusione, al successivo Gran Premio d’Austria, l’asso monegasco è autore di una gara perfetta con gli ultimi giri thriller, dato che l’acceleratore della sua Ferrari, in alcuni punti del tracciato, rimaneva bloccato. In quella fase le speranze di lotta per il mondiale erano ancora intatte, ma un errore sul tracciato francese di Le Castellet, mentre era in prima posizione, lo porta al clamoroso ritiro.
Da lì in poi Verstappen prenderà sempre più il largo avviandosi verso il suo secondo titolo. Leclerc dovrà lottare punto a punto per la seconda posizione in classifica generale contro l’altro alfiere di casa Red Bull, Sergio Pérez. Riuscirà a spuntarla all’ultima gara di Abu Dhabi. Questa sarà la sua miglior stagione in F1 con 3 vittorie, 9 pole ed 11 podi.
Il 2023: un anno da dimenticare
Il Mondiale 2023, per la Ferrari e per Leclerc, è come un brutto remake delle annate 2020 e 2021. Il monegasco si consola con 5 pole conquistate (Baku, Spa, Austin, Città del Messico e Las Vegas) e sei podi. Riuscirà comunque a battere, al fotofinish, Sainz di 6 lunghezze.

Charles Leclerc ha tutti i numeri per lottare e vincere un mondiale di F1, ma deve risolvere delle “quest” che lo attanagliano. Probabilmente deve sviluppare un atteggiamento più menefreghista quando incappa in un risultato negativo. Nei confronti del suo ingegnere di pista, lo spagnolo Xavi Marcos, deve essere più esigente.
Si deve saper imporre all’interno della squadra e non sempre fidarsi delle strategie che gli propongono. Uno dei difetti del monegasco, probabilmente, è il troppo amore, il troppo rispetto per una scuderia che ama alla follia. Questo lo porta spesso a assecondare le scelte bislacche che il team gli propone.
Nel 2025 avrà come compagno di squadra il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. L’alfiere inglese può portare in dote ciò che manca a Leclerc: l’esperienza fatta di 103 vittorie e 104 pole position. Porterà anche un elemento immateriale: toglierà la pressione massiccia che la scuderia di Maranello gli affibbia.
Con un compagno come Hamilton, Leclerc può lottare per il titolo e riportarlo a Maranello. Lewis sarà quindi un’occasione da sfruttare per consolidare un percorso di crescita non ancora del tutto compiuto. Charles lo sa e per questo vive la cosa come una grande opportunità.
Crediti foto: Scuderia Ferrari