Secondo quanto riportato da Leo Turrini, una delle voci più autorevoli dell’universo Ferrari, Aston Martin avrebbe contattato più volte Nicolas Todt, il manager di Charles Leclerc, per sondare la disponibilità del pilota in vista del 2027. Non si tratta di un approccio isolato, ma di una serie di contatti che indicano con chiarezza la volontà del team di Lawrence Stroll di costruire il proprio futuro intorno a un top driver ancora relativamente giovane, veloce e già considerato tra i migliori della sua generazione. Un abboccamento necessario dato che Fernando Alonso si avvia verso la fase conclusiva della sua carriera e che Lance Stroll non garantisce una resa in linea con le ambizioni di un top team.

Turrini, dalle colonne del suo blog, non si sorprende affatto dell’interesse: “Che Nicolas Todt sia stato contattato ripetutamente da dirigenti Aston Martin non è una sorpresa”, scrive il giornalista emiliano. Del resto, il progetto tecnico che il team britannico sta mettendo in piedi per il nuovo ciclo regolamentare è uno dei più ambiziosi della Formula 1 moderna. Dal 2026 Aston Martin potrà contare su una vettura disegnata da Adrian Newey e su una power unit Honda, un pacchetto unico nel suo genere che potrebbe trasformare la squadra verde in una protagonista assoluta della prossima era tecnico-sportiva.
È proprio questo scenario che risveglia inevitabilmente l’interesse di piloti del calibro di Leclerc, soprattutto in un momento in cui la Ferrari affronta uno dei passaggi più delicati degli ultimi anni: il progetto della vettura 2026, vero spartiacque del ciclo tecnico destinato a durare fino al 2030. Nel frattempo Fernando Alonso, seppur competitivo, sarà nel 2027 più vicino ai cinquanta che ai quaranta, e prima o poi lascerà un sedile pesante che potrebbe diventare l’occasione perfetta per un Leclerc stanco di aspettare il titolo in rosso senza vedere conferme tecniche all’altezza delle aspettative.

Il messaggio per Maranello non è sottile: non si può fallire il progetto 2026. La nuova monoposto deve essere convincente, solida e capace di offrire a Leclerc la prospettiva reale di lottare per un mondiale. Perché se il nuovo ciclo dovesse aprirsi con un’altra delusione tecnica, il rischio diventerebbe concreto: vedere partire un figlio rosso come Charles Leclerc verso un progetto che promette ambizione e un futuro da protagonista. Ferrari non può permetterselo.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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