Qualifica deludente per Charles Leclerc, il pilota universalmente riconosciuto come il “master” della specialità. Vero è che la Ferrari edizione giapponese non è quella vista in Australia – e si sapeva perché sulla gestione termica la SF-24 dei compound deve ancora progredire sensibilmente – ma l’ottavo posto finale sa di risultato al di sotto delle aspettative.
Carlos Sainz, tutto sommato, si è difeso bene con una seconda fila in cui ha chiuso a un soffio da Lando Norris, terzo. È proprio il duello interno che ci riconsegna un Leclerc sottotono. Qual è il problema? Perché il giro veloce al sabato sta diventando un momento critico? È lo stesso Charles che prova a spiegarlo.
“Anche col secondo run in Q3 – ha ammesso con onestà Leclerc ai microfoni di Mara Sangiorgio di Sky Sport – non avrei fatto meglio. Ho fatto le mie migliori curve nel Q3. Il feeling con la vettura non era brutto; è mancato il grip della gomma”.

Charles Leclerc: il problema è il giro di preparazione
“Dobbiamo lavorare su questo aspetto. Quest’anno abbiamo fatto tanta fatica nel giro di uscita. Se guardiamo gli altri tutti fanno arrivare la gomma in temperatura in modo diverso. Oggi ho provato diverse cose, non ho rimorso ma non ce n’era. Devo migliorare nella preparazione delle gomme“.
“Sul passo gara? C’è la fiducia. Ce n’è meno nel sorpassare in una pista del genere. C’era da fare meglio in qualifica. Domani dobbiamo fare una grande partenza e sperare che il passo sia abbastanza per superare le macchine davanti“, ha chiosato Charles.
Le parole del monegasco fanno intendere che la Ferrari non abbia ancora definito uno schema chiaro nella preparazione degli pneumatici per la tornata spinta. Questo almeno sulla vettura n°16 visto che sulla gemella le cose vanno meglio.
Il feeling con la monoposto non è evidentemente scattato ancora e la cosa mette Leclerc nella scomoda situazione di dover recuperare in gara su una pista che non dovrebbe favorire le manovre di sorpasso.
Il passo visto stamattina durante le Fp3 lascia ben sperare, ma sarà necessario, anche in gara, portare le gomme nella giusta finestra a inizio evento e dopo ogni pit stop. Leclerc ha davanti una montagna da scalare per arrivare al podio che sembra il massimo ottenibile in questo momento considerando che le due RB20 paiono essere molto avanti su una pista che si preannunciava amica e che finora tale è stata.
Crediti foto: Scuderia Ferrari