Non ti disunire, Charles!

Charles Leclerc sta attraversando la fase più dura della stagione 2024. Il monegasco è trascinato dal momento no della Ferrari. Ne saprà uscire?

Dopo la straordinaria vittoria nel Gran Premio di casa a Monte Carlo, il ferrarista Charles Leclerc è piombato in una spirale da cui non riesce a uscire.

In Canada, alle prime difficoltà con il tempo variabile, il monegasco decide di montare le gomme slick su una pista chiaramente bagnata, subendo l’umiliazione del doppiaggio da parte dei primi in classifica. Si ritirerà poco dopo, vista l’inutilità del girare tra gli ultimi ei problemi tecnici che avevano preso il sopravvento sulla Ferrari SF-24.

In Spagna Leclerc subisce il fuoco “amico” di Carlos Sainz e nel post gara sbotta con dichiarazioni irricevibili, accusando il compagno di squadra di “fare spettacolo” a causa della sua posizione da definire nel mercato piloti.

In Austria, in qualifica, con tutti i limiti della SF-24, va lungo tra curva 9 e curva 10, danneggiando il fondo della monoposto e partirà 6°. In partenza viene toccato dagli avversari e danneggia la sua ala anteriore. Sarà obbligato a una sosta immediata per una gara anonima conclusa fuori dalla zona punti.

Nel recente Gran Premio di Silverstone viene eliminato dalla Q3 dall’Aston Martin di Lance Stroll e si dovrà accontentare dell’11ª casella in griglia. Nel momento più concitato della gara, quello della pioggia imminente, dopo un lungo conciliabolo, sceglie di montare le gomme intermedie.

Tuttavia, il tracciato inglese presentava numerose zone d’asciutto. Cosa che fi fatto ha distru le gomme appena montate. Mentre i primi in classifica hanno continuato con le gomme da asciutto, Leclerc subisce ancora una volta l’onta del doppiaggio e l’ennesima gara anonima fuori dalla zona punti.

F1
Charles Leclerc

Sappiamo tutti quanto Charles tenga alla Ferrari e quanto voglia tenerla unita, ma dovrebbe imparare dalle parole di Sainz e “dire la verità”. Charles deve decidere cosa fare da grande e se ha qualcosa da raccontare.

Servirebbe un “mental coach” come l’Antonio Capuano del film del regista napoletano Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”. Il riferimento è al finale del film, allo stupendo dialogo condito da un po’ di turpiloquio fra Capuano e il protagonista, il giovane Fabietto Schisa.

Leclerc ha qualcosa da raccontare? O è come alcuni talenti che in Formula 1 non hanno poi brillato? Tutti lo chiamano “predestinato”, è venuta l’ora che lo chiamino Charles Leclerc.

Non ti disunire, Charles, non ti disunire.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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