Il passaggio di Lewis Hamilton da Brackley alla Ferrari, ufficializzato all’inizio del 2024 e consumatosi nel 2025, ha rappresentato uno dei trasferimenti più clamorosi dell’era moderna della Formula 1. Dopo dodici stagioni trascorse in Mercedes, con sei titoli mondiali e decine di vittorie, il britannico ha deciso di voltare pagina per affrontare una nuova sfida in rosso. Che per ora non sta portando frutti a nessuna delle due parti.
Il primo scorcio di stagione in Ferrari ha alternato sprazzi di competitività a fasi più complicate, tra cui spicca la brillante vittoria nella Sprint Race del Gran Premio di Cina, conquistata partendo dalla pole position. Hamilton stesso ha riconosciuto le difficoltà incontrate nell’adattamento alla SF-25, ancora distante dal suo stile di guida ottimale.

Toto Wolff crede nella buona riuscita del legame Hamilton – Ferrari
Wolff, interpellato durante il weekend del GP di Miami, ha ribadito la sua fiducia nelle qualità del suo ex pilota: “Abbiamo visto cosa è in grado di fare a Shanghai. Ha dominato in maniera netta quella gara, e non è certo qualcosa che si perde da una corsa all’altra. La sua magia è intatta”.
Secondo il manager austriaco, il processo di adattamento di Hamilton alla nuova realtà tecnica e operativa della Ferrari è perfettamente naturale: “Dopo 12 anni insieme, conosceva ogni dettaglio del nostro modo di lavorare. Ora si trova in una struttura diversa, accanto a un compagno come Leclerc che è lì da tanto tempo e che è indubbiamente un riferimento. È una curva di apprendimento che ogni top driver affronta quando cambia squadra”.
Volgendo lo sguardo in casa propria e sulla nuova line-up Mercedes che ha preso forma con George Russell, al quarto anno nel team, affiancato dal giovane esordiente Andrea Kimi Antonelli, la coppia si è resa protagonista di un inizio di stagione convincente, sufficiente per occupare attualmente la seconda posizione nel Campionato Costruttori.
Wolff ha descritto la nuova atmosfera nel box come positiva, pur riconoscendo la differenza rispetto al passato: “Con Lewis c’era un’intesa profonda, ci conoscevamo a memoria. Oggi le dinamiche sono cambiate. George ha assunto con naturalezza il ruolo di leader, mentre Kimi si è inserito con l’entusiasmo e la serenità di chi vuole imparare”.
“La loro collaborazione è molto costruttiva”, ha aggiunto il team principal. “Kimi è metodico, non si lascia sopraffare dalla pressione. George, invece, garantisce performance affidabili sia in qualifica che in gara. Il clima è sereno e il morale all’interno del team è alto”.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Scuderia Ferrari HP