L’Italia del motorsport non viveva un fermento simile da anni. L’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari ha acceso una scintilla che ha rapidamente incendiato il tifo, alimentato da una stampa che, mai come ora, sembra allineata verso un unico obiettivo: credere, spingere e sognare.
L’effetto Hamilton e il bagno di folla a Fiorano
Che l’ingaggio di un sette volte campione del mondo avrebbe portato entusiasmo era scontato, ma forse nemmeno la Ferrari si aspettava un’accoglienza simile. Migliaia di tifosi a Fiorano per vedere Hamilton percorrere poco più di 200 km con la SF-25, prima ancora che la stagione 2025 entri nel vivo. Un’energia che ricorda i tempi di Schumacher, con un trasporto che travalica la semplice curiosità per diventare un atto di fede.
Persino un banale shakedown, che solitamente non ha alcun valore tecnico, si è trasformato in un evento epocale, amplificato da dichiarazioni roboanti e analisi che hanno quasi il sapore della celebrazione anticipata.
Dati, record e un iPhone come cronometro
In appena un giorno di test privati, si è scritto e detto più di quanto normalmente accada in un’intera settimana di prove invernali. Secondo alcuni report, Leclerc avrebbe registrato tempi record a Fiorano, addirittura su asfalto umido e freddo, a fare fede è il fido iPhone di Hamilton, utilizzato per cronometrare il giro. In parallelo, sono già emersi raffronti tra i piloti, con presunti decimi di distacco tra i due.
Il dato interessante? Non sono semplici voci di corridoio, ma indiscrezioni riportate da giornalisti di peso, fonti solitamente attente a non sbilanciarsi. La Ferrari, a quanto pare, non ha solo lavorato sulla vettura, ma anche sulla narrazione della propria stagione.
Un’ottimistica strategia mediatica?
L’impressione è che questa ventata di entusiasmo non sia soltanto spontanea, ma ben orchestrata. In Italia, la stampa specializzata ha spesso alternato critiche feroci a entusiasmi incontrollati, ma questa volta sembra esserci una direzione comune: la Ferrari 2025 è forte, forse addirittura la più forte dai tempi di Todt e Schumacher.
Difficile non pensare che, nel consueto pranzo natalizio a Maranello, i giornalisti abbiano ricevuto più di un’indicazione su come raccontare questa Ferrari. Il menù di quel giorno non lo conosciamo, ma qualunque cosa sia stata servita, deve essere stata estremamente convincente.
Tutto questo hype farà davvero bene?
C’è una sottile linea tra il giusto entusiasmo e l’illusione pericolosa. Il pubblico è pronto a sognare, ma la pista, come sempre, sarà l’unico giudice affidabile. Nei test collettivi in Bahrein, che si terranno a breve, vedremo per la prima volta i reali valori in campo, anche se con il consueto margine di incertezza legato ai programmi di lavoro delle squadre.
Una cosa è certa: Ferrari non può più nascondersi. Il 2025 parte con un carico di aspettative senza precedenti e l’aria che si respira ricorda, per certi versi, quella degli anni d’oro. Ma sarà davvero la Ferrari più forte di sempre? Lo scopriremo solo quando il semaforo si spegnerà a Melbourne.