“Le discussioni sono in corso e Checo rimane la nostra prima opzione. Vogliamo fare chiarezza prima della pausa estiva. Naturalmente anche Tsunoda fa parte delle trattative. In generale, abbiamo diverse opzioni nel suo contratto che lo legano a noi per diversi anni”, così Helmut Marko, ai microfoni del Kleine Zeitung, spiega le strategie della Red Bull.
Se l’ex pilota austriaco non mente – e non c’è ragione di pensare che stia giocando con le parole – le porte di Milton Keynes per Carlos Sainz sono sbarrate. Almeno per quanto riguarda il 2025.
Red Bull ha quindi due opzioni per il ruolo di secondo: quella interna che porta a Perez e quella “esterna” che conduce in Giappone via Faenza. In realtà ce ne sarebbe una terza: Liam Lawson che l’anno scorso ha fatto cose rimarchevoli quando ha dovuto sostituire Daniel Ricciardo. Ma oggi sembra una prospettiva più sfocata.
Marko e Horner, che sembrano aver ritrovato l’intesa dopo mesi difficili, si sono dati un altro po’ di tempo per capire se Checo Perez eviterà di replicare quanto fatto negli anni scorsi quando è partito a palla e poi si è spento alla distanza. Se ciò accadesse – e Imola ha dato qualche segnale in tal senso – si affonderebbe su Tsunoda. La certezza, quindi, è quella di non voler più puntare su Sainz.
Papà Carlos, nei mesi scorsi, aveva provato a tessere la sua tela, ma in Red Bull hanno aggirato il rischio di essere morsi dal ragno. La stessa cosa pare abbia fatto la Mercedes che è disposta a correre il rischio di affidare il secondo sedile al novizio Andrea Kimi Antonelli in attesa di capire se riuscirà, magari per il 2026, ad accaparrarsi le prestazioni sportive di sua maestà Max Verstappen.

Sainz è rimasto col cerino in mano
Lo scenario peggiore che Carlos Jr. poteva immaginare si sta concretizzando: il troppo temporeggiare, il voler rincorrere ad ogni costo un top team, ha fatto incazzare qualcuno che percorre l’asse Hiwil – Ingolstadt. Audi, che voleva fortemente il madrileno, potrebbe essersi stancata. L’aver ingaggiato Nico Hulkenberg è un segnale chiaro, l’aver congelato la trattativa con il ferrarista pure.
Così si spiegherebbe la virata sulla Williams. Qualcuno, pur di far passare la squadra di Grove come una realtà accattivante, afferma che Sainz si incastra in un più ampio piano che prevedrebbe anche l’arrivo di Adrian Newey.
Ipotesi che sta assolutamente in piedi. Ma la sensazione è che al glorioso team inglese non bastino innesti del genere per tornare a brillare come un tempo.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP