Carlos Sainz Sr. Candidatura FIA. Il Campione del mondo di Rally, e padre del pilota omonimo – Carlos Sainz oggi in forza alla Williams – sembra essere il profilo scelto da diverse figure del motorsport per candidarsi alla presidenza della FIA. Attualmente il ruolo è ricoperto da Mohammed Ben Sulayem. Il magnate arabo deve fare i conti con la fine del suo mandato, prevista per la fine di quest’anno. L’attuale Presidente, eletto nel 2021, rischia così di dover cedere la direzione dopo appena quattro anni, a differenza di quanto avvenne con il suo predecessore Jean Todt, che ha guidato la Federazione per ben dodici anni.
Il pilota 63enne sarebbe in grado di governare la Federazione? Di certo c’è che lo spagnolo ha una fama enorme nel motorsport, come testimonia la sua vincente carriera. La sua esperienza e passione per le corse lo pongono come una figura di grande spessore, in grado di comprendere le dinamiche dello sport e le esigenze dei team e dei piloti in pista.

I successi in pista di Carlos Sainz Sr.
La sua carriera è stata ricca di successi. Infatti, nelle stagioni 1990 e 1992, si è laureato Campione del Mondo Rally. Successivamente, ha trionfato nel Campionato Asia-Pacifico nel 2010 e nel 1997, nella Race of Champions. Poi negli ultimi anni, è stato anche vittorioso in occasione del Rally Dakar nel 2010, 2018, 2020 e infine nel 2024. Grazie a quest’ultimo successo, lo spagnolo è diventato il vincitore più anziano del campionato Dakar.
In virtù di questi numerosi successi, Carlos Sainz Sr. potrebbe senza dubbio rappresentare la figura ideale al comando di una Federazione. Negli ultimi tempi, infatti, è diventata forse fin troppo stringente riguardo a temi che, pur essendo importanti ai fini dell’immagine e del rispetto delle regole, sono sicuramente poco inclini a un mondo agonistico come quello della Formula 1. Il riferimento è chiaramente al controverso codice etico.
Infatti, in questo momento, la FIA sta attraversando un periodo di incertezze e critiche, con decisioni discutibili che hanno alimentato il malcontento tra team e piloti. Una figura come Sainz, che incarna i valori sportivi e che ha sempre avuto un forte legame con l’agonismo, rappresenta una motivazione valida per rilanciare l’immagine della Federazione e favorire un dialogo più profondo con chi vive quotidianamente la pista.

La complessa gestione FIA sotto la guida di Mohammed Ben Sulayem
Il dirigente arabo è stato spesso oggetto di critiche circa la gestione dei membri appartenenti alla Federazione: molte figure importanti della FIA hanno lasciato la Federazione, come il vicepresidente dello sport, Robert Reid. Non solo, in quanto molti membri del governo federale sono stati esclusi dalle riunioni del consiglio mondiale. Infine, ma non per importanza, team e piloti completano una linea ferrea contro il Presidente, circa la gestione delle regole interne.
Mohammed Ben Sulayem ha espresso, ai microfoni dell’Associated Press, tutta la sua perplessità riguardo ai costi della Formula 1. Il Presidente si dice pronto a rivedere la gestione del tetto massimo dei costi, perché pare stia creando non pochi problemi all’organizzazione. Inoltre, eliminando il la soglia massima dei costi, le scuderie potrebbero essere libere di spendere, ma a discapito di una mancata sostenibilità finanziaria di tutto il sistema.