Siamo nella settimana del Gran Premio di Spagna e, come normale che sia, gli occhi sono puntati sugli idoli di casa: Fernando Alonso e Carlos Sainz. Molti si aspettano che quest’ultimo, tra le “mura amiche”, sciolga le riserve sul suo futuro che si muove tra Audi-Sauber e Williams Racing.
In vista del Gp di Barcellona, il ferrarista è dunque protagonista di diverse interviste di avvicinamento. In una di queste Carlos ha parlato del suo approccio alle corse, di quanto le lezioni di un padre saggio, esperto del motorsport ma mai ingombrante, siano state fondamentali per lo sviluppo della sua carriera che, dopo l’esperienza a Maranello, è di fronte a uno snodo decisivo.
Carlos Sainz ha parlato di un consiglio datogli da suo padre quando aveva undici anni e che gli ha cambiato la vita quando gareggiava ancora nei kart. “In questo sport o mordi o ti mordono“, gli disse il saggio genitore.
Quando muoveva i primi passi nel karting, per il giovane Carlos era difficile scindere l’amicizia dalla rivalità coi suoi colleghi. Carlos non era aggressivo perché pensava di essere amico di tutti e così le sue prestazioni ne risentivano.

“Ricordo un consiglio che mi ha cambiato un po’ la vita, perché sono sempre stato un po’ un ragazzo innocente. Pensavo che foss amico di tutti. A 10-11 anni andavo alle gare di kart, ero bambino, pensavo di essere amico di tutti“, ha ammesso Sainz in un’intervista al podcast Nude Project.
“Non so se era perché ero il figlio di Carlos Sainz, ma volevano tutti battermi. Cosa che in un certo senso capisco perché a quell’età stai cercando di distinguerti. Forse i loro genitori gli dicevano che battendo il figlio di Carlos Sainz li avrebbero guardati, che sconfiggendolo eri molto pià bravo, che potevi distinguerti ancora di più. Mi hanno colpito da dietro, mi hanno portato fuori pista, non sono riuscito a vincere“.
Carlos Sr. prese in mano la situazione in una conversazione faccia a faccia con suo figlio. “O mordi, o ti mordono“. Queste le parole del campione rallista che hanno dato la scossa al ragazzo permettendogli di imboccare quel cammino che l’ha portato in Formula Uno.
“Un giorno mio padre mi ha fatto sedere e mi ha detto: <<Carlos, la vita è molto tosta e ancora di più in questo sport, o mordi tu o ti mordono. In questo momento ti stanno mordendo, ti stanno rendendo la vita difficile. So che sei un bravo ragazzo, ti piace essere amico di tutti, fare amicizia, giocare a calcio con gli altri piloti, ma qui, quando indossi quel casco, assicurati di essere tu a mordere>>”.
Lezione che il ferrarista ha appreso per bene e che potrà tornare utile in questo complesso passaggio in una carriera che dipende dalle scelte che farà in chiave futura.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP