Ricordate il Gran Premio di Monza 2023? Sicuramente sì perché il duello rusticano inscenato da Carlos Sainz e Charles Leclerc è stato uno dei momenti più caldi di un campionato demolito dalla Red Bull e da Max Verstappen. Frédéric Vasseur sudò più delle proverbiali sette camicie nel vedere i suoi piloti darsele a suon di staccate al limite. Alla fine tutto filò liscio con lo spagnolo a vincere la tenzone interna. Ma ne vennero fuori scorie alle quali il tempo ha dato senso e logica.
Il “Clan Sainz” si lamentò pubblicamente della mancata protezione strategica del muretto box. Carlos Senior, ai microfoni di Dazn Spagna, non si sottrasse da commenti caustici sulla gestione delle ultime tornate della gara brianzola. “È strano – disse riferendosi al duello che aveva visto protagonista il figlio – che a volte possano attaccarsi e altre no. In alcune circostanze sono liberi di lottare tra di loro, in altre no. Ora che è tutto finito, preferisco che sia andata così, senza alcun tipo di ordine o altro. Se lo è meritato. Congratulazioni”.
Più serio – e si trattò di un’autentica caduta di stile – fu il “like tattico” di Reyes Vázquez de Castro , mamma del conducente madrileno, ad un commento social che recitava più o meno così: “Sapete che cosa ha Carlos che Leclerc non avrà mai? L’onore. Congratulazioni Carlos, a Monza hai tappato molte bocche”.
In tempi in cui l’esposizione mediatica è elevata e ogni azione è amplificata dalla risonanza che ne deriva sarebbe stato il caso di mostrarsi più accorti prima di muovere il dito per cliccare sul pollice rivolto verso l’alto. Dopo che la Ferrari ha scaricato Sainz per accogliere Lewis Hamilton queste mosse non appaiono casuali.

Dietro quelle parole c’era una strategia premeditata che anticipava un mancato rinnovo contrattuale di cui l’entourage dello spagnolo era ormai conscio? Non impossibile. Ovviamente non ci sono prove in tal senso, è un ragionamento congetturale che sorge unendo i puntini. Il contratto di Sainz, così come quello di Leclerc, scadeva a fine 2024. Se con Charles la nuova intesa è arrivata quasi automatica, per l’ex McLaren il cammino era sempre sembrato tumultuoso. E il noto epilogo è la conferma che l’interesse di Frédéric Vasseur e della dirigenza rossa non era quello di tenere Carlos in squadra.
Sainz: il futuro dopo la Ferrari è ancora incerto
Il madrileno aveva sempre affermato di voler iniziare il 2024 sapendo dove avrebbe corso nel 2025. Allo stato attuale sa precisamente dove non correrà, ossia in Ferrari. Questo può essere un problema nell’accasarsi in un altro team? Stando a sue recenti dichiarazioni la risposta è negativa: “Onestamente, non ho bisogno di una stagione per dimostrare a nessuno di cosa sia capace di fare. In nove anni in Formula 1, e soprattutto gli ultimi tre in un top team come la Ferrari, tutti hanno visto cosa possa fare”.
Parole che corrispondono al vero perché Sainz non attenderà a lungo prima di sciogliere le riserve sul proprio futuro di breve periodo. Carlos sente l’esigenza di immaginarsi protagonista in un team ambizioso. E quale squadra ha questo tipo di caratteristica? A Hinwil, nel nord della svizzera, c’è una realtà che lavora per diventare grande e che potrebbe essere attratta dai servizi sportivi del ferrarista.
Audi, insieme a Sauber, intende creare una struttura nuova intorno a chi ha centinaia di gare sulle spalle, una certa cifra tecnica e la voglia di mettersi in gioco in un progetto credibile anche se nascente. Ecco che Sainz può diventare un’opzione molto concreta.
Volkswagen, per l’ingresso in F1, ha puntato su una realtà di fascia media che si lascia condurre per mano. Non a caso Andreas Seidl sia stato nominato amministratore delegato. Qualcosa di più potente di un semplice team principal. L’ex McLaren, da Woking, ha portato anche James Kay che ha firmato la vettura 2024.
In questa fase Audi sta definendo il proprio propulsore ma, contestualmente, insieme ai vertici sportivi della Sauber, sta ragionando sulla line-up piloti del futuro. Se il contratto di Zhou Guanyu scade al termine di questo mondiale, quello di Valtteri Bottas decade proprio a fine 2025.

Carlos Sainz starebbe puntando ad uno di quei due sedili, magari anticipando di un anno la rivoluzione tecnica del 2026 per calarsi in una stagione di apprendistato da svolgere sul campo. Un po’ quello che ha deciso di fare Lewis Hamilton diventando ferrarista prima che le regole del gioco verranno riviste in maniera profonda.
Nei mesi passati era girata la voce secondo cui Sainz aveva siglato un precontratto con Sauber-Audi. Questo tipo di intesa non è vincolante e sarebbe solo una forma di opzione che le parti avrebbero sottoscritto per avere una prelazione reciproca se altre trattative non fossero andate in porto. Visto ciò che è successo un paio di settimane fa, Carlos ha la strada spianata verso la Svizzera. Salvo altri colpi di scena.
Crediti foto: Scuderia Ferrari