Carlos Sainz: il “Normal one” che ribalta i fattori

L'avvio strepitoso del mondiale di F1 2024 ha reso Carlos Sainz un pezzo pregiatissimo del mercato piloti. Il "Normal one" che si trasforma in oggetto dei desideri

Basta poco per stravolgere le prospettive. Carlos Sainz, il “Normal one” della Formula Uno, si è presto trasformato nello “Special one”. Senza lanciarsi in paralleli con altri mondi, anche perchè il “proprietario” di questo soprannome se la passa sportivamente maluccio ultimamente, è evidente che nelle ultime settimane la narrazione intorno allo spagnolo si sia ribaltata.

Uno stravolgimento in piena regola. Quello da molti considerato l’underdog che, anche acciaccato dopo l’appendicectomia, sale in macchina, guida da dio e vince battendo un certo Charles Leclerc che la platea rossa ha designato essere l’uomo che deve portare il titolo a Maranello dopo lustri di vacche magre. Pesante fardello che fa incurvare la schiena e riempire la testa di pensieri e responsabilità.

Quelle da cui Carlos si è liberato essendo stato sciolto dal vincolo rosso da Frédéric Vasseur che ha puntato le fiches su Lewis Hamilton che se la sta passando piuttosto male con una Mercedes W15 capricciosa e un team che, dopo anni di fasti e glorie, sta cadendo nell’anonimato più nero: nemesi spietatissima in un destino beffardo.

Lavorare con la mente sgombra da pressioni può essere un vantaggio. Se lo sai sfruttare. Cosa in cui l’ex McLaren sta riuscendo alla grande. Certo, il difficile viene ora visto che tutti gli occhi saranno puntati sul box della Ferrari n°55. Ma Carlos ha dimostrato di avere le spalle larghissime e di poter tenere lo sguardo fisso su chi prova a penetrare le retine per scrutare all’interno della sua anima.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) - GP Australia 2024
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) si gode il trofeo del vincitore del Gran Premio d’Australia 2024

Carlos Sainz 2025: un poker sul tavolo da gioco

Se fino a poco fa, quindi, Carlos sembrava dover elemosinare un posto in un team diverso dalla Ferrari, ora si è trasformato nell’oggetto del desiderio di tanti. L’aveva detto il figlio d’arte: “Devo partire bene per trovare la miglior sistemazione possibile”.

Scatto migliore non si poteva immaginare al netto dello stop saudita imposto da un’appendice birichina. Quattro le scuderie che, da lontano, battagliano per ottenerne le prestazioni.

Le opzioni sopra proposte mostrano come il pallino del gioco sia nelle mani del ferrarista che può prendere tempo e valutare per bene le offerte che gli arriveranno in una casella di posta elettronica sempre più intasata. Potere di ricatto si definisce nelle scienze politiche.

Quella facoltà di determinare anche se si è un soggetto più piccolo di chi solitamente muove i fili. Carlos ne ha di forza contrattuale e la farà valere al momento buono. Nel frattempo si gode la sua posizione da “Normal one” vincendo gare in maniera clamorosa.


Crediti foto: Scuderia Ferrari

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