Carlos Sainz: passeggero di un mezzo che non può governare

Ha due opzioni Carlos Sainz per il suo futuro: accettare subito Audi o aspettare le mosse di Red Bull e Mercedes. In ogni caso si trova in una situazione poco vantaggiosa che potrebbe portare a un epilogo clamoroso

Il paradosso di Carlos Sainz: sta disputando la sua migliore stagione in Formula 1 ma non ha ancora un sedile per il 2025. Alle porte del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy – che per comodità chiameremo GP di Imola – e a poco più di un mese dalla gara casalinga, il ferrarista è ancora alle prese con la definizione del suo futuro.

Il madrileno, che fino a qualche settimana fa aveva in mano il pallino del gioco, è ora un passeggero di un mezzo sul quale non può esercitare il suo governo. Non una barca alla deriva ma sicuramente un natante spinto da un vento troppo debole per permetterne la navigazione. “Non tutte le cose sono nelle mie mani“, ha ammesso Sainz alludendo alle opzioni che ha per il 2025 e oltre. 

Tra queste c’è l’Audi che è disposta a offrire un contratto a lungo termine che non dà garanzia di vittorie. Carlos, qualora cedesse alle lusinghe della casa dei Quattro Anelli, deve mettere in conto che non concorrerebbe subito per i bottini corposi.

Situazione non proprio comoda per chi cova velleità iridate ma che sta diventando quasi necessaria. Andreas Seidl, fino a poco fa, aveva fretta di ingaggiare lo spagnolo ma ora ha capito che questi rischia di restare col cerino in mano e procede quindi con maggior calma. E forse rivedendo al ribasso le cifre precedentemente offerte. 

Carlos Sainz e Andreas Seidl: una coppia che potrebbe riformarsi in Audi dopo la positiva esperienza in McLaren

La Red Bull non può muoversi con solerzia. Max Verstappen, corteggiato dalla Mercedes, non dovrebbe mollare il sedile almeno per un anno ancora. Sergio Perez sta guidando bene e le quotazioni circa la sua permanenza sono in netto rialzo. Perché il team dovrebbe sostituirlo con Sainz? Non se ne vede una ragione logica.

Siamo contenti della nostra line-up di piloti e vogliamo assicurarci che Perez possa mantenere la sua attuale costanza. E siamo anche nella comoda posizione che molti piloti vogliono guidare per noi“. Parole di Christian Horner che inaridiscono parzialmente il fiume della speranza di Carlos Sainz. 

In Mercedes non è che ci siano margini di manovra più ampi per il madrileno. Il team riflette sulle prossime mosse ma al centro dei suoi ragionamenti ha messo la questione tecnica. Anche se Ferrari sembra essere avanti, si registrano timidi approcci per capire se Adrian Newey possa essere una pista battibile. 

La Stella a Tre Punte sta facendo di tutto per tornare a brillare. Con un fine: diventare appetibile per Max Verstappen che vuole continuare a vincere con margini bulgari, come egli stesso ha ammesso: leggi il nostro focus

La Mercedes può aspettare per definire la coppia 2025 e oltre. Anche senza Verstappen c’è l’opzione Andrea Kimi Antonelli che accorcia le speranze di Sainz che potrebbe ottenere un contratto miniaturizzato qualora Wolff decidesse di dare il sedile all’italiano nel 2026, dopo una stagione di probabile apprendistato in Williams.

A meno che Carlos non ottenga un contratto con opzione per gli anni successivi sfruttando la posizione non solida di George Russell la cui intesa scade alla fine del prossimo mondiale. Uno scenario di cui pochi parlano ma che va assolutamente contemplato in un’analisi più seria. 

Toto Wolff, team principal e coproprietario del team Mercedes F1

Il “gioco pericoloso” di Carlos Sainz

Sainz accetterebbe una tale indeterminatezza? Difficile dirlo visto che è proprio lui ad aver parlato di stabilità come zona di conforto per esprimersi al meglio. Tra l’altro pare che Wolff sia disposto ad attendere fino a ottobre una risposta di Max, cosa che cozza con la necessità di Sainz di definire a breve il suo futuro. 

Il ferrarista vive quindi un totale ribaltamento di prospettive. Ora non è più artefice del suo destino; è  alla mercé degli eventi. L’unica cosa che potrebbe fare è rifiutare Audi aspettando che in Mercedes o in Red Bull si delineino certi quadri che ora sono appena abbozzati in contorni non marcati.

Ma sarebbe un rischio enorme incamminarsi su questa china perché, a quel punto, lo spagnolo potrebbe rimanere col cerino acceso in mano. Col rischio di scottarsi le dita. E non solo.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, McLaren, Mercedes-AMG Petronas F1 Team

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