Carlos Sainz è un’opportunità di crescita per la Williams

Carlos Sainz, nel legarsi alla Williams, ha sposato un progetto di medio-lungo periodo. Ora sta al team ripagare la fiducia

La Williams è un team che sta attraversando una profonda fase di ristrutturazione. Con l’arrivo di James Vowles, la storica scuderia inglese ha iniziato a introdurre una metodologia mutuata direttamente dalla Mercedes, squadra per la quale il tecnico ha operato per molti anni. L’ingaggio di Carlos Sainz si incastra in questo quadro.

Lo spagnolo avrà un duplice ruolo: da un lato servirà per accrescere la cifra tecnica del team; dall’altro avrà il compito di spronare la squadra a migliorarsi in ogni ambito, visto che proviene da una scuderia come la Ferrari, che rappresenta un’eccellenza in molti ambiti operativi ed organizzativi.

Di questo ha parlato Dave Robson, Head of Vehicle Performance della Williams, che si aspetta che lo spagnolo sia molto esigente con coloro che lavoreranno con lui. Sainz porterà il pedigree vincente in Williams, potendo contare su tre vittorie all’attivo, cinque pole position e 23 podi in quasi 200 gare disputate tra Toro Rosso, Renault, McLaren e Ferrari.

Sainz – Williams: l’entusiasmo di Robson

Penso che ci siano un paio di cose che saranno un po’ scoraggianti per noi come team di ingegneri. Credo che non ci siano dubbi che sia un’ottima notizia per noi e un vero segnale di intenti che sicuramente migliorerà le cose”, ha spiegato Robson.

Sarà esigente, ne sono sicuro. È una cosa di cui abbiamo bisogno. So fin dai miei primi tempi alla Williams, quando avevamo Felipe Massa e Valtteri Bottas, o prima ancora alla McLaren, che quando hai due piloti che si spingono a vicenda e lottano per le posizioni che portano punti allora diventa molto più difficile”.

È più complicato per il muretto box quando hai due auto che gareggiano direttamente l’una contro l’altra. Non c’è motivo di pensare che finirà male, ma sarà sicuramente diverso da quello a cui ci siamo abituati“, ha spiegato il tecnico.

Sainz Williams
Dave Robson, chief engineer Williams Racing

In Williams sono consci che non è possibile compiere dei progressi così rapidi da portare il team già l’anno prossimo in una situazione di classifica brillante. Il 2025, con ogni probabilità, verrà usato come anno di stabilizzazione e consolidamento. E di questo è conscio anche Carlos Sainz, che ha accettato un progetto più che un pacchetto già pronto.

Robson ha aggiunto in proposito: “Penso che in vista del 2026 dobbiamo usare il prossimo anno. C’è un sacco di lavoro ingegneristico da fare per capire meglio l’auto, renderla più veloce e portare ciò che possiamo nel 2026. Gran parte del processo di apprendimento del prossimo anno riguarderà la comprensione di Carlos stesso, la rielaborazione delle dinamiche del team in pista e in fabbrica, per capire come comportarsi con due piloti che competono tra loro“.

Avere Sainz è una notizia fantastica. Sicuramente ci scuoterà un po’, ma in senso positivo“. Questo è il punto di vista di un ingegnere di lungo corso che, pur restando con i piedi ben saldi al suolo, sa che quella di Sainz è una grande opportunità per la scuderia di Grove, che ha mostrato un programma molto convincente allo spagnolo, che aveva sul piatto anche l’offerta di Alpine e di Audi.

Lanciarsi a capofitto nell’esperienza inglese significa che il ferrarista ha visto delle prospettive concrete di crescita. Ora sta al team ripagare questa fiducia.


Crediti foto: Williams, Scuderia Ferrari HP

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