Carlos Sainz: perché Audi è la scelta migliore

Avviso: questo articolo non dà notizie, è una valutazione soggettiva del perché Audi può essere la soluzione migliore per Carlos Sainz

Due opzioni concrete, una terza molto più sfocata all’orizzonte. Dopo il rinnovo di Fernando Alonso con Aston Martin sono rimasti ben pochi petali da strappare alla margherita di Carlos Sainz. Oggi Mercedes e Audi-Sauber sembrano essere le opzioni più credibili per lo spagnolo, con Red Bull ad accendersi solo se si realizzeranno particolari condizioni.

A Milton Keynes, infatti, la candidatura per un Perez-bis prende sempre più corpo. Stabilità necessaria in un periodo in cui si sono avvertite forti le scosse telluriche prodotte da un Horner-Gate non ancora del tutto archiviato (si attende l’indagine FIA dopo il ricorso della parte accusatrice).

Tra la forcella di scelte che si presenta nel cammino di Carlos Sainz quella Mercedes, sulla carta, sembra essere più comoda. Ma quello che da lontano assume le forme di un dolce declivio potrebbe presentare curve inattese e spiazzanti pendii scoscesi.

Non se la passa bene la Stella a Tre Punte che di luce ne emana ben poca negli ultimi anni. Sainz, pensando di andare in un team capace di dargli fli strumenti per competere per la vittoria in maniera stabile, potrebbe non trovare quel contesto sperato. Il 2025 della Mercedes, salvo stravolgimenti ad oggi difficilmente ipotizzabili, potrebbe essere ancora avaro di gioie. 

Il 2026? Un’incognita. Troppe le variabili nuove che toccheranno sia la sfera propulsiva che quella aerodinamico-telaistica. Se nell’era della “F1 Venturi” le cose non sono andate per il verso giusto non è detto che la generazione futura possa riservare maggiori soddisfazioni per gli anglotedeschi.

Mercedes W15 - Ferrari SF-24
Vetture prestazionalmente imparagonabili: Mercedes W15 e Ferrari SF-24

Carlos Sainz – Audi: un legame che gioverebbe a entrambe le parti

Incognita per incognita Sauber potrebbe essere qualcosa di addirittura meno azzardato della scuderia che ha dominato per sette anni (e mezzo).

Audi non è entrata in Formula Uno per fare da comparsa come Haas o Alpine. I tedeschi vogliono vincere. Hanno già acquistato l’intero team svizzero e stanno lavorando come matti per ristrutturarlo nell’organizzazione e nelle componenti tecniche.

Il 2026 sarà un reset totale e da questo potrebbe emergere anche un soggetto nuovo, ammesso che Sauber possa essere considerata tale. Ricordate cosa accadde nel 2008? Bravi. 

Hinwil potrebbe essere il posto giusto per supportare le ambizioni di Carlos che, a trent’anni da compiere a settembre, crede di essere maturo per lottare per il mondiale in una Formula Uno in cui l’età media, e lo confermano Lewis Hamilton e Fernando Alonso, tende ad allungarsi parecchio.

Carlos Sainz: l’uomo squadra ideale

Carlos non solo sarebbe il centro del progetto, ma contribuirebbe egli stesso, con la sua sensibilità tecnica, a far crescere una squadra che metterà in campo un arsenale economico di primo livello supportato da competenze che sta acquisendo presso gli altri team.

Sainz, specie nell’esperienza ferrarista, ha mostrato una spiccata concretezza abbinata ad una manifesta autorità che si è spesso vista nelle fasi di gara concitate in cui, imponendosi al muretto, ha scelto strategie che si sono rivelate spesso più efficaci di quelle postulate dagli esperti della materia.

In un contesto iper relativizzato come quello rappresentato da un sodalizio che opera in un nuovo quadro normativo (ci riferiamo ovviamente al 2026 considerando l’anno prossimo un periodo di apprendistato) Sainz sarebbe il punto fermo al quale saldare l’impalcatura di una struttura che si vede grande in proiezione futura ma che deve ancora compiere dei passi per diventare tale. 

La presenza di Andreas Seidl, che in Audi-Sauber è CEO, potrebbe favorire l’approdo dello spagnolo visto che ne ha apprezzato doti e virtù ai tempi della McLaren di cui era team principal.

Carlos Sainz e Andreas Seidl: una coppia che potrebbe riformarsi in Audi dopo la positiva esperienza in McLaren

Insomma, sulla carta ci sono tutti gli elementi per veder sbocciare i fiori d’arancio. Questo non significa che accadrà. Lo scritto che state leggendo non intende dare notizie. Ci smarchiamo da certi giochetti verbali. Non siamo quelli dei “ci risulta”, “sappiamo”, “secondo le nostre fonti” e via inventando.

L’articolo ha mostrato semplicemente una serie di elementi che le parti staranno ovviamente ponderando per prendere una decisione che non può essere ancora a lungo rimandata.

È stato proprio il madrileno, poco prima del Gran Premio del Giappone che lo ha visto nuovamente a podio, a ribadire che l’ora si sta facendo tarda e che lui e il suo “clan” sentono l’esigenza di fermarsi per settarsi mentalmente sulla nuova avventura. 

Mentre i destini si compiono, Carlos non si lascia distrarre e mostra una versione di sé ancora più solida, performante e capace di generare punti. Un pilota del genere non può rimanere col cerino in mano. 


Crediti foto: Scuderia Ferrari, Audi

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