La Ferrari entra nel cuore e resta nell’anima. Dirle addio, specie se la scelta è stata giocoforza subita, non è facile. Carlos Sainz ha ormai metabolizzato la separazione da Maranello ma capirà davvero cosa vuol dire stare lontano dal rosso solo quando vestirà i colori di un altro team. Insegne che per ora non hanno contorni definiti.
John Elkann, Benedetto Vigna e Frédéric Vasseur hanno puntato su Lewis Hamilton. Un’occasione troppo ghiotta che l’establishment del Cavallino Rampante non si è lasciato sfuggire ma che per essere concretizzata prevedeva una vittima sacrificale. Sì, è toccato proprio a Sainz farsi da parte e vedersi quindi sfuggire un rinnovo contrattuale che, a un certo punto, sembrava una formalità.
Ma in Formula Uno nulla può darsi per scontato e quello che pareva un prevedibile futuro si è trasformato in un’incognita ancora non risolta. Red Bull, Mercedes, Audi-Sauber all’orizzonte, ma il presente si chiama ancora Ferrari.
Con la SF-24 Carlos sta facendo bene. Per ora è l’unico ad avere spezzato l’egemonia di Max Verstappen replicando l’impresa della passata stagione quando, a Singapore, era riuscito a rompere il tedioso monologo della Red Bull.

Carlos Sainz – Ferrari: divorzio amaro ma senza rancore
“Provo una sensazione strana a lasciare. Le tre stagioni passate a Maranello, il duro lavoro, vivere lì e le ore in sede hanno aiutato il team a crescere”. Così si è espresso Carlos Sainz a Sportweek, supplemento editoriale de “La Gazzetta dello Sport”.
“Si stanno vedendo i frutti del lavoro svolto l’anno scorso e in inverno. La monoposto è migliore e mi sento più sicuro a guidarla dopo tutte le indicazioni degli scorsi anni. Sono contento per come sta andando quest’anno, ma anche triste perché non potrò continuare questo percorso”.
Il madrileno ha dovuto accettare suo malgrado le scelte del team: “Abbiamo preso le decisioni giuste per il futuro, come si vede in pista, ma questa è la vita. Non è stata una mia decisione, ma forse ce ne saranno altre di migliori”.
“Guardando alla mia carriera, le scelte di andarmene dalla Toro Rosso, dalla Renault e dalla McLaren hanno avuto senso. Magari tra un po’ mi guarderò indietro e vedrò i lati positivi”.
Non si perde d’animo Carlos che spera di trasformare la delusione per essere stato mollato sul più bello, ossia quando la Ferrari ha imboccato la strada della crescita, in opportunità per arrivare a quel titolo mondiale che, a quasi trent’anni (il compleanno il primo settembre, ndr), è un obiettivo ormai non più nascosto.
Crediti foto: Scuderia Ferrari
Seguici su Google News per restare sempre aggiornati: clicca qui