Cara Formula 1, sei pronta a rinunciare a tutto questo?

La F1 del 2026 sarà rivoluzionaria. L'equilibrio osservato in questo 2024 potrebbe dissolversi. Fatto del quale Liberty Media è consapevole. Il confine tra la necessità e il rischio calcolato è molto labile

Dopo 16 gare del mondiale di Formula 1 2024, si può dire che il grande protagonista sia l’equilibrio. Sette i vincitori di Gran Premio tra i piloti, e quattro i team che si sono alternati in vetta. La Red Bull è la mattatrice, avendo ottenuto sette trionfi, tutti con Max Verstappen. Sergio Perez, invece, è il solito assente al banchetto delle feste.

La Ferrari ha vinto tre gare, così come la Mercedes e la McLaren. Per Maranello, due vittorie sono state ottenute da Leclerc e una da Carlos Sainz. A Woking, Lando Norris ha portato due trionfi e uno Piastri, mentre per la Stella a Tre Punte è Hamilton ad aver vinto più gare rispetto a George Russell, che è stato sfortunato a Spa-Francorchamps, quando la sua vettura è stata trovata sottopeso, privandolo così della gioia del gradino più alto del podio.

Quello che stiamo vedendo in questo campionato del mondo non è affatto scontato. Un tale equilibrio non si osservava da molti anni, precisamente dal 1977, quando a dividersi la torta furono Lotus, Ferrari, Wolf e McLaren.

Un evento quindi rarissimo, quello che stiamo osservando in questo mondiale, che vede aperta sia la classifica costruttori, con una McLaren che morde alle caviglie della Red Bull, sia quella piloti, con Lando Norris che prova ad impensierire, seppur da lontano, Max Verstappen, che mantiene un margine di 62 punti, anche se ne restano ancora molti in palio.

F1
F1 – Partenza del Gp di Spagna 2024

F1: le regole del 2026 rischiano di spezzare l’equilibrio

Nel 2026 tutto verrà azzerato: tabula rasa. I nuovi regolamenti sono talmente rivoluzionari che cambieranno radicalmente la Formula 1. Motori nuovi senza MGU-H, aerodinamica totalmente rivista con l’adozione di componenti attive in aumento. Le vetture saranno più strette e più corte, con persino le gomme dall’impronta a terra ridotta. Insomma, non c’è ambito della monoposto che non verrà toccato.

La storia della Formula 1 insegna che quando avvengono questi stravolgimenti normativi, emerge sempre una squadra capace di interpretare meglio le nuove regole, guadagnando un vantaggio a medio-lungo termine. Tuttavia, questa volta i meccanismi ATR e budget cap sono più oleati e rodati, il che potrebbe limitare gli effetti dirompenti di un cambiamento così radicale.

Ciononostante, il rischio che emerga un solito soggetto dominante è concreto. La Formula 1, di tanto in tanto, necessita di rivedere le sue regole tecniche. Questa volta il cambiamento si è reso ancora più urgente per consentire l’ingresso di nuovi motoristi, come Audi, e per permettere ad altri, come Honda, di ripensare a decisioni prese in passato.

Le modifiche servono anche a porre un freno tecnico e a limitare la velocità delle vetture, che ogni anno aumenta. Ogni tanto è necessario fare un passo indietro per permettere alla fantasia dei progettisti di progredire ulteriormente. Il risvolto negativo di questo è la possibilità di creare una serie dominata da pochi protagonisti, cosa che Liberty Media vorrebbe evitare a tutti i costi, considerando il grande spettacolo a cui stiamo assistendo quest’anno e l’enorme afflusso di pubblico che ne deriva, con conseguenti alti guadagni per l’oragnizzatore.

Max Verstappen e Lando Norris, Gp Austria 2024

Sicuramente il 2026, anche se dovesse vedere un solo team imporsi sulla concorrenza, porterà con sé tanta curiosità, tanto che gli eventuali effetti negativi di un monopolio saranno superati. La sfida è tornare ad offrire una categoria variegata, permettendo anche a scuderie che attualmente arrancano nelle retrovie di fare capolino di tanto in tanto sul podio. Si pensi, ad esempio, alla Williams, che ha ingaggiato Carlos Sainz, o alla stessa Sauber-Audi, stanca di bivaccare in fondo alla classifica e desiderosa di ritagliarsi un posto al sole.

Ci si chiede se fosse davvero necessario uno stravolgimento così netto, o se sarebbero bastate alcune modifiche al contesto attuale, cercando di non intaccare gli equilibri e frenando semplicemente lo slancio dei progettisti, che ogni anno creano vetture sempre più performanti.

Tuttavia, la Formula 1 ha deciso – o forse è stata costretta – a correre il rischio del cambiamento. Tra poco più di un anno capiremo se gli obiettivi del legislatore saranno stati raggiunti, o se saremo nuovamente qui a raccontare di quel monopolio che, a dire il vero, non ci manca affatto.


Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, F1

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