E se il Gran Premio d’Italia cambiasse data?

Una breve riflessione sulla situazione relativa alla vendita dei biglietti del Gran Premio d’Italia che potrebbe migliorare, almeno in parte, con un cambiamento nella posizione nel calendario della F1.

Sta suscitando molto dibattito tra fan e appassionati l’ultima offerta degli organizzatori del GP d’Italia, che si terrà presso lo storico autodromo di Monza. Questa offerta è rivolta agli spettatori che hanno acquistato un biglietto per il prato: se desiderano spostarsi sulle tribune, devono semplicemente pagare la differenza di costo del biglietto. Questo evidenzia che molti biglietti per le “zone buone” del circuito di Monza sono rimasti invenduti, a poco più di una settimana dall’inizio del Gran Premio d’Italia.

Non è solo un problema dell’evento italiano; recentemente anche il Gran Premio di Gran Bretagna, a Silverstone, ha affrontato una questione simile.

Storicamente, il GP d’Italia era l’evento di chiusura europeo del Campionato Mondiale di F1, prima dell’apertura globale di questo meraviglioso sport e solitamente si teneva a fine agosto o inizio settembre. Quest’anno, però, ha dovuto cedere il passo al Gran Premio dell’Azerbaijan, sul circuito cittadino di Baku, che sorge sulle rive del Mar Caspio.

Come detto, il Gran Premio d’Italia si tiene tradizionalmente fra fine agosto e inizio settembre, un periodo molto complicato per i tifosi e appassionati italiani, che dopo un anno di duro lavoro tornano dalle ferie estive e potrebbero non essere disposti a spendere le somme richieste da Liberty Media per assistere alle monoposto di Formula 1 che sfrecciano nel “Tempio della Velocità”.

Monza F1
Il rettilineo di partenza dell’Autodromo di Monza

E se il Gran Premio d’Italia venisse anticipato?

Nel 2025, molti contratti di alcuni GP europei scadranno e probabilmente non verranno rinnovati; tra questi potrebbe esserci l’altro evento che si tiene in Italia, quello di Imola, che si svolge in primavera, precisamente fra aprile e maggio.

E se Monza decidesse di prendersi lo slot lasciato vacante da Imola? Anticipare il Gran Premio di Monza in primavera sarebbe più comodo per i tifosi e gli appassionati italiani, che potrebbero così spendere i loro soldi per Liberty Media lontano dalle preoccupazioni che porta il mese di settembre.Un appassionato della Formula 1 storica potrebbe storcere il naso, vista la tradizione che impone Monza a settembre.

Tuttavia, sappiamo bene quanto il pubblico italiano ami la Ferrari, ma al tempo stesso quanto sia umorale nei suoi confronti. Immaginando una partenza sprint del “Cavallino Rampante”, si potrebbe favorire la vendita dei biglietti e aumentare l’entusiasmo, anziché attendere metà o fine stagione, quando la lotta per il titolo piloti sembra quasi conclusa.

Il Gran Premio del Giappone di Suzuka, nel 2024, è stato spostato all’inizio di aprile rispetto alla sua tradizionale posizione autunnale, seguendo le esigenze logistiche e ambientali imposte da Liberty Media, che ha comunque garantito il sold-out al botteghino.

Come detto più volte, Thailandia, Corea del Sud, Turchia, Ruanda e Germania (anche se quest’ultima un po’ più defilata) scalpitano per entrare in Formula 1. Vedere le tribune vuote a Monza potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso il declino per il Gran Premio d’Italia. La tradizione da sola non basta, è necessario evolversi. Ne va della sopravvivenza di Monza, oltre che del portafoglio dei tifosi e degli appassionati italiani.


Crediti foto: F1

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