La settimana del Gp di Zandvoort è stata accompagnata da un annuncio importante per il futuro della F1. Dal momento in cui a partire dal prossimo anno, la categoria accoglierà un undicesimo team – la Cadillac – si sono aperte le porte per due nuovi piloti che avrebbero portato il numero attuale di venti partecipanti a ventidue.
Tante sono state le speculazioni e le analisi nel corso di questi mesi. Come si vociferava da tempo nel paddock, la compagine statunitense ha infine optato per una coppia piloti esperta che avrebbe apportato alla neo squadra il giusto know-how per crescere. Valtteri Bottas e Sergio Perez hanno accolto con piacere questa nuova opportunità, con la speranza di poter concludere la propria carriera in F1 nel modo più dignitoso possibile.

Dopotutto, parliamo di due piloti che sono stati comprimari della storia recente della F1. Il finlandese può vantare un curriculum che comprende ben 67 podi e 10 vittorie, mentre il messicano può dire la sua all’interno di Cadillac grazie alle sue 6 vittorie e i 39 podi. Entrambi hanno contribuito ai successi delle due squadre più vincenti degli ultimi quindici anni, e secondo i piani dello storico marchio a stelle e strisce, i due conducenti hanno il compito di guidare l’organico verso il successo nel futuro.
Jacques Villeneuve analizza la situazione della Cadillac: “Esperienza non è sinonimo di velocità”
Jacques Villeneuve ha espresso il suo parere davanti ai microfoni di Sky Sport F1 riguardo alla decisione della Cadillac. In effetti, molti addetti ai lavori hanno mostrato perplessità di fronte al progetto del team americano.
“Avere esperienza non assicura che un pilota sia veloce. Bottas ha battuto a volte Hamilton, era molto attivo nello sviluppo della Mercedes. In Sauber è stato difficile, ha faticato. Io penso che abbia semplicemente perso gli stimoli. Quindi, se Cadillac ha preso il Bottas della Mercedes è stato un grande colpo. E Perez poi viene con una valigetta di soldi“, ha affermato il campione del mondo 1997.
“Sono due piloti che vengono da due scuderie diverse, con un background diverso. Ma allo stesso tempo non devono dimostrare niente a loro stessi e possono lavorare insieme con la squadra per creare una nuova cultura. All’inizio, avere due piloti del genere è positivo, ma penso che dopo qualche anno, quando le performance cominciano ad arrivare, forse è opportuno inserire un pilota giovane“.

In effetti, i dati anagrafici di entrambi i piloti non vanno incontro a un progetto a lungo termine. Inoltre, sarà importante per Graeme Lowdon ritrovare le performance di due piloti che nel 2024 hanno probabilmente vissuto la peggior carriera in stagione. Perez è stato rimosso da quel secondo sedile “maledetto” della Red Bull, a seguito di prestazioni decisamente non all’altezza. Bottas non è riuscito a dare alla Sauber quella giusta crescita che a Hinwil si aspettavano, con uno stipendio tra l’altro esorbitante.
La scommessa di Cadillac è chiara: affidarsi a due piloti dal passato prestigioso per costruire il presente, e rimandare al futuro la scelta di un giovane talento. Una strategia che può garantire stabilità nei primi anni, ma che rischia di diventare un freno se non sarà accompagnata da investimenti tecnici e visione a lungo termine.
Crediti foto: Cadillac, Good Morning America-ABC
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