Il countdown verso l’esordio di Cadillac in Formula 1 entra nella fase decisiva. Con i primi test programmati per gennaio a Barcellona (saranno a porte chiuse, leggi qui), la casa americana deve definire rapidamente la propria line-up piloti per massimizzare lo sviluppo della monoposto attraverso i feedback che giungeranno prima dai simulatori e poi direttamente dai cockpit.
Juan Pablo Montoya ha espresso la sua sulla strategia che dovrebbe adottare una franchigia che si affaccia nella massima serie accomodandosi accanto a dieci scuderie agguerrite ed esperte. Secondo l’analisi del colombiano, la scuderia statunitense dovrebbe puntare su una combinazione di esperienza e prospettiva temporale differenziata nei contratti.

Cadillac F1: la formula vincente secondo Montoya
“Il mix ideale prevedrebbe accordi di durata diversa“, spiega Montoya in un’intervista rilasciata ai media colombiani. “Un pilota dovrebbe essere legato per due-tre stagioni, mentre l’altro per un solo anno. Questo approccio permetterebbe di gettare basi solide nell’immediato, preparando simultaneamente il terreno per l’inserimento di talenti più giovani“.
I nomi che circolano con maggiore insistenza nel paddock sono quelli di Sergio Perez (come anticipato ai nostri microfoni da Paul Hembery, ex n°1 di Pirelli Motorsport) e Valtteri Bottas, entrambi veterani con curriculum di assoluto rispetto. La preferenza di Montoya ricade sul messicano per il contratto più lungo: “Perez si allinea meglio al profilo ricercato, anche se Bottas conserva un potenziale di velocità superiore. La variabile chiave per il finlandese rimane la motivazione, elemento che può influenzare significativamente le sue prestazioni“.
L’urgenza della decisione deriva dalla necessità di integrare il pilota nel processo di sviluppo sin dalle prime fasi di testing. Toto Wolff, team principal Mercedes, ha alimentato le speculazioni su Bottas con dichiarazioni sibilline che lasciano presagire sviluppi imminenti.

Nel ventaglio delle opzioni figura anche Alex Dunne, giovane irlandese che ha ben impressionato durante il debutto nelle prove libere con McLaren. La sua candidatura rappresenterebbe un investimento a lungo termine, coerente con la visione di costruire una struttura competitiva nel medio-lungo periodo.
Le indiscrezioni più recenti indicano Mick Schumacher come possibile terzo pilota qualora l’accordo con Perez dovesse concretizzarsi, offrendo al tedesco una via di ritorno verso un sedile da titolare.
La linea di Montoya è chiara: puntare su Perez per un periodo relativamente lungo e su Bottas per un solo anno, in modo da sfruttare la preziosa esperienza di piloti abituati a lavorare nei top team per poi, nel 2027, liberare il sedile del finnico in favore di un giovane veloce su cui costruire il futuro. Valtteri, dunque, sarebbe una sorta di soluzione ponte.

Cadillac F1 – Prosegue l’operazione reclutamento: la sfida del personale
Parallelamente alla definizione della line-up piloti, il marchio controllato da General Motors ha avviato una campagna di acquisizioni mirata al rafforzamento dell’organico tecnico. L’approccio al mercato delle competenze è stato aggressivo, caratterizzato da offerte economiche particolarmente allettanti, con compensi in alcuni casi raddoppiati rispetto agli standard attuali.
L’epicentro di questa strategia di mercato si concentra sul Regno Unito, dove la base operativa di Silverstone facilita il reclutamento di specialisti già attivi nel Circus. La recente partenza di Christian Horner dalla Red Bull ha creato potenziali opportunità nel segmento del management di alto livello, rendendo alcuni profili particolarmente appetibili per il progetto americano.
La capacità finanziaria di Cadillac costituisce l’arma principale in questa battaglia per i talenti, permettendo al team di competere direttamente con le strutture più consolidate per assicurarsi le competenze necessarie a costruire una struttura solida. Il gruppo americano, per forza di cose, non sarà immediatamente iper competitivo, ma lavora per diventare un catalizzatore di risorse per definire il nuovo benchmark della Formula Uno del futuro.
Crediti foto: F1, Formulacritica, McLaren F1
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