Manca ormai poco al debutto della Cadillac in F1. Il team ha aperto uno stabilimento europeo, in Inghilterra, a Silverstone, e annunciato la line-up piloti: gli esperti Sergio Pérez e Valtteri Bottas e Colton Herta come driver di riserva. Quest’ultimo al momento non dispone della Superlicenza FIA per gareggiare in Formula 1 visto che ha 35 punti rispetto ai 40 che il Regolamento richiede. Per guadagnare gli ultimi cinque dovrà partecipare al prossimo Campionato di F2. Al momento non è dato sapere quale team accoglierà il pilota americano.
Graeme Lowdon, team principal della scuderia a stelle strisce, nel podcast Beyond The Grid, ha spiegato come la Cadillac pianificherà la logistica che si dividerà su due continenti, quello americano e quello europeo.
Struttura generale e scelta di Silverstone come hub europeo
Lowdon ha spiegato la scelta di Silverstone come base europea per la sua vicinanza allo storico tracciato e per facilitare la logistica delle gare dove non ci sia bisogno di voli aerei, come nel caso dei Gran Premi europei. “Il tunnel del vento che usiamo è a Colonia, e ha senso avere la capacità di produzione in una posizione più vicina di Indianapolis”, ha detto, sottolineando come questo riduca i tempi di trasporto rispetto a spedizioni transatlantiche dal quartier generale di Fishers.
Ha descritto Silverstone come “hub logistico europeo cruciale per gestire le gare continentali“, con strutture dedicate a design aerodinamico, meccanico e produzione. “È un passo logico data la richiesta del calendario F1“, ha aggiunto.

Le operazioni della Cadillac nel 2026
“La vettura del 2026 sarà coordinata da lì mentre Fishers viene completata. Ma nel tempo, la sede principale sarà negli USA. Silverstone non è solo un ramo, è una parte significativa del team“, ha dichiarato Lowdon.
Il manager inglese ha enfatizzato che il team userà più sedi: Fishers come quartier generale, Charlotte nel Nord Carolina per il centro tecnico della General Motors, Warren, in Michigan, per altre operazioni, e Silverstone per logistica e design. “Abbiamo una struttura trans-continentale: Silverstone per la logistica europea, Fishers come quartier generale principale, e Charlotte come hub vitale“, ha precisato.
Gestione della comunicazione e logistica tra sedi
Ispirandosi alla NASA, Lowdon ha parlato di massimizzare la “comunicazione peer-to-peer” tra ingegneri in sedi diverse: “Abbiamo bisogno di un ingegnere a Silverstone che parli con un ingegnere a Charlotte e un altro a Warren, Michigan, o eventualmente a Fishers. Abbiamo imparato molto lì su come gestire grandi gruppi tecnicamente orientati, massimizzando la comunicazione attraverso confini geografici“.
Riguardo al reclutamento e alla formazione: “Recluteremo personale americano, alcuni potrebbero venire in Inghilterra per formazione su certe cose. C’è questa percezione che la F1 possa avvenire solo nel Regno Unito, ma stiamo dimostrando il contrario“. Attualmente, il team ha circa 400 persone a Silverstone su sei edifici, inclusi centri logistici e di produzione.
Lowdon ha menzionato che la logistica include già spedizioni via mare, come pannelli garage e attrezzature non urgenti, da Silverstone verso gare come Melbourne nel prossimo mese di dicembre. “I container di trasporto sono già preparati nella nostra grande unità logistica, con loghi e indirizzi“, ha detto.
Ha anche notato che la base di Silverstone è stata scelta per l’esperienza locale: “Se cammini negli uffici di Silverstone, riconoscerai quasi tutti lì. Sarebbe stato troppo difficile costruire un team in una location dove non c’era la risorsa umana esperta”. Dichiarazioni che riflettono l’approccio ambizioso ma realistico della Cadillac: un team americano con radici europee per la logistica, per affrontare le numerose sfide del calendario.
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Crediti Foto: Getty Images