Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. A sei mesi dal debutto in Formula 1, Cadillac accelera i preparativi per il suo ingresso nel Mondiale 2026. Guidato da General Motors, il progetto americano ha affidato le redini a Graeme Lowdon, figura che conosce bene cosa significhi costruire una squadra partendo da zero.
Lowdon, già direttore sportivo di Marussia/Manor e manager di Zhou Guanyu, ha seguito da vicino la genesi del programma Cadillac F1. “È un insieme di abilità un po’ raro portare nuovi team di Formula 1, ma è importante“, ha raccontato a Monza durante una visita nel paddock insieme al CEO Dan Towriss.

Perez e Bottas: una line-up da 527 Gran Premi
Uno dei passaggi cruciali nella costruzione del progetto è stata la scelta dei piloti. Cadillac ha deciso di puntare sull’esperienza, annunciando Sergio Perez e Valtteri Bottas, che insieme sommano 527 partenze, 16 vittorie e 106 podi.
“Quando abbiamo comunicato loro l’ingaggio, la reazione è stata fantastica”, ha rivelato Lowdon. “C’era quella scintilla di eccitazione che cercavamo. Se hai una line-up entusiasta, tutto il resto si costruisce meglio“.
Perez, reduce da un anno sabbatico trascorso con la famiglia, ha già ripreso con il karting e sarà presto al simulatore. “Non credo che avrà dimenticato come si guida, questo è certo“, ha scherzato Lowdon. Per Bottas, invece, la presenza costante in Mercedes come riserva nel 2025 rappresenta un vantaggio. “Essere rimasto nel paddock e nelle riunioni di ingegneria significa arrivare preparato alle novità su gomme e power unit del 2026“.
La nuova stagione offrirà inoltre un’opportunità rara: più sessioni di test rispetto al consueto. “Avremo il triplo dei giorni di prove: Barcellona e due sessioni in Bahrain. Sarà fondamentale per mettere in ritmo i piloti“, ha aggiunto Lowdon.

Colton Herta, il collaudatore che guarda alla F1
Accanto ai titolari, Cadillac ha inserito Colton Herta nel ruolo di test driver. Il 25enne americano, sette volte vincitore in IndyCar, ha deciso di lasciare un posto da titolare oltreoceano per tentare la via della Formula 1.
“La prima cosa che direi di Colton è che mi piace molto. È un vero pilota“, ha dichiarato Lowdon. “Ha lasciato una posizione vincente per un ruolo di test, e questo dimostra fiducia nei propri mezzi. È esattamente ciò che vogliamo: piloti che non rifuggono dalle sfide“.
Il programma prevede attività al simulatore, FP1 e un passaggio in Formula 2 per accumulare punti validi alla Super Licenza. “L’entusiasmo dei fan è già enorme. Sta portando una base di tifosi consolidata in questo sport“, ha sottolineato il team principal.
Parallelamente, Cadillac è alla ricerca di un pilota di riserva, ruolo che Herta non potrà ricoprire nell’immediato. “Non abbiamo ancora avviato trattative, ma è la prossima posizione che vogliamo definire“.

Una vettura nei tempi previsti
Sul fronte tecnico, i lavori procedono con regolarità. La direzione è affidata a Nick Chester, ex Renault, supportato dal capo progettista John McQuilliam e dal consulente esecutivo Pat Symonds. “Abbiamo circa 2.500 anni di esperienza complessiva in F1 all’interno del team“, ha calcolato con ironia Lowdon.
Il telaio, sviluppato secondo i nuovi regolamenti 2026, è già stato sottoposto ai crash test FIA con un prototipo costruito ad hoc. “Volevamo assicurarci di avere piena fiducia quando saremo al telaio definitivo. Ora stiamo completando i primi due da gara“, ha spiegato.
La vettura sarà presentata a gennaio a Silverstone, con uno shakedown previsto durante un filming day, prima di prendere parte ai test collettivi di Barcellona e Bahrain.

Cadillac F1: ambizioni e realismo
Cadillac ha scelto di stabilire la produzione futura a Fishers, Indiana, ma per ora il quartier generale resta nel Regno Unito, nei pressi di Silverstone. Nel 2026 la squadra correrà con power unit e cambio Ferrari, in attesa del debutto della propria unità motrice sviluppata in North Carolina
Lowdon non nasconde la difficoltà della sfida. “La Formula 1 è un modello tecnico semplice: tutti hanno gli stessi regolamenti, e proprio per questo la competizione è folle“, ha osservato. “Se una squadra nuova arrivasse e fosse subito competitiva, gli avversari si sentirebbero minacciati. Per questo il nostro primo obiettivo è guadagnare rispetto. Se ci riusciremo, significherà che stiamo facendo un buon lavoro“.
Crediti foto: Cadillac F1
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