Un accordo ponte con Ferrari prima di introdurre la power unit fatta in casa. Questo il programma che Cadillac F1 ha definito e dal quale non intende spostarsi di un millimetro. Il 2026 si avvicina a grandi falcate e il team americano è già concentrato sulla vettura che accoglierà le power unit di Maranello. Ma, parallelamente, è partito il programma motori che in tre anni deve produrre un V6 che colma un ritardo decennale rispetto a chi conosce bene la tecnologia turbo-ibrida.
Il gruppo americano di proprietà della General Motors costruirà una nuova sede nella quale nasceranno le unità propulsive del futuro. La location scelta è quella di Concord, cittadina che sorge vicino Charlotte, il luogo dove sono collocati molti team di Nascar e di IndyCar. Una piccola “silicon valley” del motorsport in cui è più semplice lavorare con l’indotto e trovare competenze utili per un progetto ambizioso.
Il terreno individuato, nell’ottica di un gruppo pienamente americano che in Inghilterra potrà contare sull’antenna di Silverstone, è di proprietà di Hendrick Motorsports. Nello stesso complesso si trova un centro tecnologico della General Motors in cui si sviluppano i motori NASCAR e, attualmente, si stanno avviando i lavori sul propulsore destinato alla Formula 1.
Hendrick è il proprietario di uno dei team più prestigiosi della NASCAR ed è da tempo legato a General Motors. Il progetto prevede la costruzione di un edificio di circa 19.000 metri quadrati destinato alla progettazione e produzione delle unità propulsive di Formula 1. La struttura, che si dovrebbe sviluppare su due piani, sorgerà su un’area di 10 acri, equivalenti a circa 40.500 metri quadrati.
“Questo progetto mira a progettare e testare un motore all’avanguardia, in grado di rispettare i rigorosi standard di prestazione ed efficienza della Formula 1“, si legge nella documentazione presentata da GM. La questione sarà discussa giovedì dal consiglio municipale che deve dare il via libera all’operazione.

Cadillac F1 e il modello delocalizzato
L’investimento stimato per la realizzazione dell’impianto potrebbe raggiungere i 150 milioni di dollari, con circa 70 milioni destinati alla costruzione degli edifici e fino a 80 milioni per le attrezzature. General Motors prevede di impiegare tra i 300 e i 350 nuovi lavoratori altamente qualificati nei settori della produzione, dell’ingegneria e della ricerca e sviluppo, con uno stipendio medio annuo compreso tra 100.000 e 125.000 dollari.
Per quanto riguarda le altre parti della vettura, si ipotizza che lo sviluppo del telaio, dell’aerodinamica e di altri aspetti avverrà nella nuova sede di Andretti Global. Le due località, Concord e Indianapolis, distano circa 1.500 km l’una dall’altra. Una distanza minore da quella della sede di Silverstone in cui le vetture verranno assemblate.
Il modello così impostato devia da ciò che gli altri team tendono a fare con un accentramento progressivo nei propri campus. Ferrari ne è da sempre l’esempio lampante che ora team come Aston Martin e McLaren stanno seguendo. Cadillac rappresenterà un unicum transoceanico. Chissà che la delocalizzazione non sia la chiave del successo per un gruppo ambizioso.
Crediti foto: Cadillac F1